RITEL, EMERSE ANOMALIE CHE POTREBBERO COMPROMETTERE LA RISOLUZIONE DELLA VERTENZA

Ritel Rieti

Nell’incontro tenutosi ieri presso la sede di Unindustria Roma, tra i rappresentanti di Elesystems e le strutture sindacali territoriali di Fim, Fiom e Uilm, sono emerse delle anomalie importanti, rispetto all’impianto definito nei giorni scorsi per il rilancio dell’Azienda, volte a compromettere la risoluzione della vertenza Ritel, naturalmente se verranno adottate.

Due le notizie che più ci preoccupano.  La prima è relativa all’intenzione della Elesystems di aprire a Rieti un nuovo stabilimento che occuperà sì, circa 180 lavoratori, ma non quelli della Ritel, almeno non tutti. Tale progetto prevede, attraverso un’ipotesi di contratto triennale con Finmeccanica, un investimento che dai 10 milioni di euro iniziali passerà a 6, con un fatturato di 25 milioni nel 2012, 32 milioni nel 2013 e 36 milioni di euro nel 2014.

La seconda notizia, si riferisce all’accordo di programma. Accordo in fase evolutiva e per questo non ancora definito.

Le organizzazioni sindacali, di fronte a tale negativa evoluzione della trattativa, esprimono forte preoccupazione, poiché appare evidente che la Elesystems, nell’ipotesi formulata al Governo, non intende ricomprendere, all’interno del nuovo piano industriale, i lavoratori Ritel, almeno non tutti come viceversa era stato annunciato in più occasioni (vedi incontro presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri), venendo meno anche al trasferimento dei lavoratori, attraverso la cessione di un ramo d’azienda da parte di Ritel, a cui seguono la riduzione degli investimenti e il relativo periodo di accordo con Finmeccanica.

Vista la grave situazione venutasi a creare, Fim, Fiom e Uilm, richiamano l’attenzione dei rappresentanti politici ed istituzionali che in questi mesi hanno seguito la vertenza. In particolare, ci riferiamo al senatore Pdl Angelo Maria Cicolani e al presidente della Provincia Fabio Melilli a cui chiediamo, ancora una volta, di intervenire, anche per far seguito a quanto annunciato in sede ministeriale, alla presenza dell’onorevole Letta. In questo quadro, come organizzazioni sindacali chiediamo a Ritel di evitare strappi al suo interno. E all’Alcatel, di impegnarsi sul fronte societario e in particolare nei confronti di Elesistems.

E’ chiaro, che il nostro pensiero è rivolto soprattutto ai lavoratori che in questa fase, ancora una volta, sono considerati come l’anello debole dell’intera catena. Quello, cioè, da scaricare senza troppi ripensamenti. Come Fim, Fiom e Uilm, crediamo che i lavoratori Ritel abbiano dato tanto, anche troppo fino ad oggi. E’ quindi per noi imprescindibile, che il piano preveda la reintroduzione nel perimetro Ritel di tutti e 200 i lavoratori attualmente occupati, salvaguardando salari e diritti.