Palasport gremito di gente di tutte le età, moltissime giunte anche da altre città, entusiasmo alle stelle, è il terzo dei tre concerti programmati dalla Provincia di Rieti, e forse quello più atteso, è il concerto di Francesco Guccini.
In attesa del suo ingresso sul palco un corale “Bella ciao”, intonato all’inizio dai giovani sul parterre, seguito poi anche dai più attempati sulle gradinate.
Ed eccolo uscire sul palco, come sempre flemmatico, Francesco Guccini, oggi 71 anni, circondato dai suoi musicisti di indubbia valenza, tra i quali Vince Tempera al pianoforte.
Chitarra al collo inizia con la prima canzone “Noi non ci saremo” cantata a suo tempo da Augusto Daolio, a seguire una parte dei suoi tantissimi brani di successo.
L’adrenalina dei presenti raggiunge il picco massimo quando il cantautore modenese inizia “Eskimo”, tutti in piedi cantando a pieni polmoni. Oltre due ore di concerto intramezzato da aneddoti e sorsi di vino rosso, concerto concluso con l’indimenticabile “La locomotiva”.