Giada Longhi ha 17 anni, è nata a Roccaranieri dove tuttora risiede ed ha una peculiarità ed un’ambizione insieme: da grande vuol fare concorrenza al celebre pistolero dei fumetti Tex Willer. Giada, infatti, è un cecchino fenomenale, una “enfant prodige” col fucile che si sta affermando a livello mondiale.
«Ho scoperto il tiro al volo quasi per caso – dice Giada che frequenta la 2°A presso il Tecnico Agrario di via Togliatti – 4 anni fa andai a vedere una gara di un mio amico. Ho voluto provare, mi è piaciuto, sono andata subito bene ed è scoppiata la passione».
Giada, che a scuola ha anche un buon rendimento nonostante i molti impegni sportivi, ha avuto una crescita incipiente ed esponenziale tanto che, in pochi anni, è divenuta un elemento di vertice della squadra nazionale “junior” di tiro al volo.
«Sono molto grata alla mia scuola, alla preside Pitoni e specialmente a tutti i miei professori che fanno del proprio meglio per agevolare questa mia professionalità in campo sportivo – prosegue Giada – infatti accade non di rado che sia costretta ad assentarmi per assecondare gli impegni della nazionale. Lo scorso mese di febbraio siamo stati in Australia per una decina di giorni in occasione della disputa della Coppa del Mondo. Poi, al mio rientro, faccio del mio meglio per recuperare il tempo “perso” e credo di riuscirci anche se potrei fare molto di più».
Tra i più grandi estimatori di Giada Longhi c’è il suo professore di scienze naturali e biologia, Settimio Adriani.
«Giada è una giovane straordinaria innanzi tutto perché, e lo dico con orgoglio, è del Cicolano proprio come me – dice simpaticamente il prof. Adriani – come tutti i grandi sportivi si applica come pochi, è brava, educata. Ritengo sia un ottimo esempio per tutti i suoi compagni a scuola».
Giada Longhi ha ottenuto il migliore risultato in carriera giusto domenica 13 maggio, a Montecatini, nella gara che celebrava la terza tappa della Coppa del Mondo.
«Sono giunta prima – dice ancora emozionata Giada – ho centrato 118 piattelli su 125 nelle eliminatorie e 52 su 60 in finale. È stata un’emozione unica. Ora terminerò la Coppa del Mondo di categoria a Suhl, in Germania dove spero di ottenere un piazzamento finale che mi consenta di entrare tra le prime tre al mondo».
Valerio Pasquetti