RIETI CONTINUA A CONFERMARSI CITTA’ INDIETRO NEL TEMPO

Ztl Rieti Hotel & Restaurant libero accesso

Ci permettiamo di riprendere la notizia pubblicata su un quotidiano locale nella quale si parla della polemica per chi si reca in un ristorante o in un pub del centro storico dopo le ore 20,00, cioè dopo la chiusura della Ztl

I gestori, a loro dire, hanno subìto un forte calo di clientela, nonostante la possibilità messa a disposizione dal Comune di Rieti di poter comunicare il numero di targa del cliente al comando di polizia municipale per così annullare la sanzione scattata per la trasgressione del varco elettronico.

Molti esercenti della ristorazione, ritenendo valida l’iniziativa comunale, imputano il calo  alla mancata conoscenza di questa possibilità offerta alla clientela. 

Ed ecco entrare in ballo l’Ascom di Rieti che lancia l’idea di fare tre mesi di campagna pubblicitaria televisiva, ma per la campagna ogni gestore di ristorante e pub del centro, circa trenta, dovrà versare la somma di 40 euro, per un totale di 1200 euro, stessa cifra che verserà l’Ascom, ma se soltanto uno dei gestori non corrisponderà l’importo la campagna verrà annullata.

Ed allora c’è chi ribatte “la campagna pubblicitaria soltanto a livello locale non sarà limitativa rispetto al turista proveniente da altre città?”  Ci prendiamo, a questo punto, la licenza di aggiungere noi “ma la campagna pubblicitaria estesa anche alle altre città italiane non sarà limitativa rispetto al cinese o al peruviano che capitasse a Rieti? si dovrebbe fare, secondo noi per andare tranquilli, una bella campagna pubblicitaria a livello mondiale così tutti sapranno, perché no anche Barack Obama, che dopo le ore 20,00 per mangiare nei locali del centro storico reatino non ci sono sanzioni da pagare”.

Ci sembra veramente tutto un chiacchiericcio fuori luogo, all’ingresso del centro storico c’è, come in tutte le altre città italiane,
l’insegna stradale HOTEL & RESTAURANT LIBERO ACCESSO-FREE ACCESS ed allora?  Non basta?

Tutte chiacchiere, solo chiacchiere senza alcun senso, nessuno ha mai pensato di dire che forse il calo di clientela è causato della crisi che ha investito tutto il mondo? Che circola  meno denaro?

E poi perché mai gli associati Ascom che già versano una quota annuale debbono pagare un supplemento per una iniziativa che dovrebbe essere fatta esclusivamente dall’associazione a tutela dei propri iscritti?

Questi  i misteri e gli interrogativi in una città rimasta indietro nel tempo.