Nell’ambito del progetto “Sicurezza”, disposto nei giorni scorsi dal Comando Provinciale dell’Arma, il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti ha avviato una campagna di controllo, al fine di tutelare i diritti dei lavoratori.
Nello specifico, ha dato corso ad una serie di ispezioni per verificare la regolarità dei sistemi di video-sorveglianza installati negli esercizi commerciali ed industriali ubicati su tutto il territorio provinciale, in quanto, anche se tali dispositivi sono generalmente utilizzati per prevenire e contrastare le azioni di “taccheggiatori”, violano la privacy dei lavoratori dipendenti.
L’art.4 dello Statuto dei Lavoratori Legge 300/1970 precisa, infatti, che gli “impianti e le apparecchiature di controllo che siano richiesti da esigenze organizzative e produttive ovvero dalla sicurezza del lavoro, ma dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori, possono essere installati soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, oppure, in mancanza di queste, con la commissione interna".
In tal senso, l’attività svolta dai Carabinieri, già su oltre 30 aziende, ha permesso di emettere numerose prescrizioni penali e di denunciare, alla Procura della Repubblica di Rieti, 15 responsabili legali di attività commerciali della provincia, per la mancanza dell’accordo sindacale o dell’autorizzazione della Direzione Territoriale del Lavoro.