INNANZI A DUECENTO PERSONE LA CONFERENZA DI FERRONI A RIETINNOVA

Il presidente Andrea Ferroni

Si hanno per la prima volta in forma completa e coordinata le somme impiegate e i finanziamenti elargiti che hanno consentito quello che ormai si può dire essere in corso di avanzato completamento: il Polo della Logistica di Passo Corese, la novità più interessante e promettente per sperare in investimenti e per contare in un concreto ed ampio processo di nuova e diversificata occupazione in provincia di Rieti.

Una bella soddisfazione per Andrea Ferroni, presidente del Consorzio del Nucleo Industriale, che ha colto l’occasione di Rietiinnova per darne conto in forma ufficiale e completa senza che nessuno vi potesse compiere operazioni che potessero nascondere o mettere in ombra qualcosa e togliersi, sotto, sotto, anche qualche sassolino.

Ferroni non ha fatto alcuna polemica pur se in questi ultimi tre anni è stato letteralmente messo in croce da opposizioni, contrasti, ostacoli che gli sono stati posti di traverso con l’intenzione di interrompere un percorso difficilissimo quale è quello di chi oggi vuole realizzare, costruire, promuovere e creare occasioni di lavoro. Questa è la funzione che Ferroni doveva compiere per l’incarico che svolge e quindi era nelle cose dover sopportare le critiche, che erano e sono sempre opportune ed utili nel gioco democratico, ma insieme anche parecchie strumentalizzazioni.

In Rietinnova dovevano parlare i dati, la concretezza, il fatto e il realizzato. Così Ferroni, assieme a Giuliano Montagnini, presidente del Parco industriale della Sabina e a Davide Basilicata, sindaco di Fara Sabina, innanzi a duecento ascoltatoti, rappresentanti di aziende, amministratori, tecnici e manager, ha sciorinato le cifre, che è la cosa che conta e che mette a tacere le chiacchiere.

Il già fatto consiste nell’aver corrisposto l’80% delle somme pagate per gli espropri di quasi duecento ettari di terreni, per l’ammontare di 24 milioni di euro. “In un momento come questo, mettere in circolazione una somma come questa a Passo Corese, significa ravvivare il mercato e consentire nuove, piccole, ma anche qualche considerevole iniziativa da parte di privati e in settori non industriali”.

Ferroni ha poi annunciato che sono state realizzate opere per attrezzare il Polo per 15 milioni di euro e che sono in corso i lavori per 20 milioni per costruire la bretella di allacciamento alla viabilità locale e nazionale e per il depuratore a servizio del Polo.

“Queste infrastrutture – ha notato Ferroni – sono attualmente al 75% del loro compiuto. Noi del Consorzio e del Parco siamo particolarmente lieti di questo, poiché abbiamo dato lavoro ad imprese, autotrasportatori, maestranze, operai per un periodo consistente, che ci auguriamo duri ancora”. “L’altro dato è stato quello dei lavori eseguiti e in corso di completamento per 4 milioni e duecento mila euro per accertarsi – ha continuato a dire Ferroni – se l’area da noi scelta per il Polo rivelasse giacimenti archeologici di valore e consistenza. Queste indagini sono state condotte da 14 archeologici e da 16 operai, che le stanno completando. A ragione dei risultati a noi favorevoli, abbiamo ottenuto l’autorizzazione ad operare dalla Sovrintendenza. Inoltre, abbiamo appaltato i lavori per cablare tutta l’area per poco meno di un milione di euro e sono a finanziare 20 milioni di euro per l’urbanizzazione”.

Il presidente del Consorzio ha tenuto a precisare che degli 83 milioni di euro impiegati o in corso di impiego, soltanto quelli della bretella e del depuratore godevano di contributi statali. Gli altri 63 sono stati finanziati dai privati, così come lo sono i 600 milioni di euro, tutti fondi delle aziende e quindi risorse non pubbliche, che verranno spesi nello spazio di dieci anni per la costruzione dei capannoni e i depositi, che hanno prescelto di fare di Passo Corese lo scalo per le loro merci.

Alla conferenza ha partecipato Davide Basilicata, sindaco di Fara Sabina, l’amministratore che dovrà proteggere gli interessi dei cittadini e svilupparne le attese, che sono quelle dello sviluppo, garantendo tutte le iniziative per salvaguardare il territorio.

Basilicata oltre a vigilare sarà anche colui che dovrà cogliere le occasioni perché le attese di occupazione e impiego siano interamente soddisfatte e nessuna possa essere fugata e per nessuna ragione accantonata.