DENUNCIA NEI CONFRONTI DELLA PROVINCIA PER MANCATO ACCESSO AGLI ATTI

Sabina Universitas di Rieti

Riportiamo integralmente la denuncia presentata al Prefetto di Rieti e alla Procura della Repubblica del Tribunale di Rieti dal sig. Orazio De Paola, denuncia  nei confronti dell’amministrazione provinciale per aver negato il diritto dei cittadini di accesso agli atti.

L’uomo probabilmente, nei prossimi giorni inizierà una protesta davanti la sede provinciale di piazza V.Emanuele II, tutti i giorni durante l’arco dell’orario lavorativo fino all’ottenimento di quanto richiesto.

Premesso che:
1. la Provincia di Rieti non ha ottemperato a quanto previsto dalla legge in oggetto, e precisamente al comma 4 art. 24, cioè non emanando un regolamento che aiuti il cittadino ad avvalersi della facoltà che la stessa legge gli attribuisce,

2. che lo statuto dell’ente, all’articolo 67, comma 2 e 5 e all’articolo 68 comma 2 e 3 prevede l’accesso agli atti “con le modalità stabilite dal regolamento”

3. che lo stesso art. 68 comma 1 cita testualmente: “il diritto di accesso agli atti amministrativi è assicurato, con le modalità stabilite dal Regolamento, a tutti i cittadini, singoli od associati ed in particolare, a chiunque vi abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti

 Segnalo che quanto citato in premessa, potrebbe integrare una omissione di atti d’ufficio. Aggiungo in oltre che:
1. in data 27/07/2011 ho presentato richiesta di accesso agli atti presso l’U.R.P. Provinciale con prot. n. 465 su modello prestampato dallo stesso ente, dove chiedevo a) documento, b) allegati, segnalando  senza possibilità di equivoco il  motivo della richiesta

2. in data 01/09/2011 ricevevo dalla Provincia/Ato3 una R.R. Prot. n. 513/ATO3 nella quale si chiedeva di specificare ulteriormente la motivazione e l’interesse specifico

3. In data 02/09/2011 prot. n. 527/ATO3 presentai le mie integrazioni

4. per concludere, l’ente, con R.R. Prot. 542/ATO3 del 14/09/2011 non ravvisava il mio diritto all’accesso agli atti, ma che a conclusione dell’iter, cioè quando la Conferenza dei sindaci avrà ratificato il verbale della riunione del 18/07/2011, in via eccezionale  potrò avere la documentazione richiesta.

 L’amministrazione provinciale, richiedendo di specificare le motivazioni, 29 giorni dopo la richiesta cioè il penultimo giorno utile previsto dall’art 25 comma 4 legge 241/90, rispondendo dopo ancora 14 giorni, la propria disponibilità  a consegnare la documentazione solo dopo l’approvazione definitiva di un progetto, e soprattutto per quanto esposto in premessa, a mio avviso, applica tale procedura al solo scopo di portare a termine il proprio intento indisturbato guadagnando tempo, impedendo al cittadino di esercitare un proprio diritto.

 Ulteriori documenti in mio possesso dimostrano che in altri settori dell’amministrazione viene applicata la medesima prassi cioè chiedere ulteriori specificazioni il penultimo giorno con lettere molto simili, il che evidenzia l’esistenza di un indirizzo comportamentale attuato in tutti i settori dell’ente.

 Una buona amministrazione, trasparente e che non abbia nulla da nascondere applicherebbe il principio e lo spirito della legge nel modo più ampio possibile, per questa ragione si richiede la punizione dei responsabili di eventuali reati riscontrabili nei fatti.