Nella giornata di ieri personale della Squadra Volante della Questura di Rieti ha deferito in stato di libertà il cittadino italiano di origine Campane F.G. di 22 anni, resosi responsale di una tentata truffa ai danni di un automobilista reatino.
Nella mattinata di Sabato, infatti, un automobilista residente a Cantalice è stato avvicinato da persona a lui sconosciuta che asseriva che lo specchietto retrovisore della propria auto era stato danneggiato durante la manovra di sorpasso avvenuta poco prima. Il presunto danneggiato, perciò, ha richiesto allo stesso la somma di € 100,00 quale risarcimento del danno.
L’automobilista, consapevole di non aver causato alcun danneggiamento, ha rifiutato di corrispondere tale cifra e ha richiesto, chiamando il 113, l’intervento della Polizia di Stato.
Nel frattempo il truffatore si è allontanato repentinamente, per essere poi immediatamente rintracciato nelle vie adiacenti da personale della Squadra Volante tempestivamente intervenuto. Gli operatori di polizia hanno provveduto, così, al suo accompagnamento presso gli Uffici della locale Questura per l’identificazione; tale soggetto è risultato essere gravato da pregiudizi di polizia inerenti la stessa tipologia di reato commessa in altre Regioni.
La Polizia di Stato ha provveduto, pertanto, a deferire alla locale Autorità Giudiziaria il soggetto responsabile per il reato di tentata truffa.
Si tratta di una delle tante modalità attraverso le quali vengono perpetrate delle vere e proprie truffe nei confronti di ignari cittadini; le modalità relative alla fattispecie di truffa in questione sono le seguenti:
– appostamento in luoghi particolari (preferibilmente zone molto trafficate);
– individuazione della vittima della truffa;
– predisposizione di specchietto già danneggiato;
– sceneggiata con accusa di un presunto urto alla propria auto con modi di fare anche bruschi;
– richiesta di risarcimento tramite compagnia di assicurazione per poi immediatamente chiedere, invece, per semplificazione, una transazione a mezzo denaro contante per chiudere velocemente la questione, asserendo di aver fretta, impegni o altre necessità impellenti.
L’episodio conferma, ancora una volta, quanto sia importante in situazioni poco chiare o di fronte a pretese anche solo sospette da parte di sconosciuti, chiedere l’intervento delle Forze di Polizia al fine di consentire la tutela dei cittadini da tali iniziative truffaldine e consentire di assicurare alla Giustizia i responsabili.