Inizia la settimana centrale della preparazione amaranto celeste, dal raduno all’inizio del campionato, con la prima gara ufficiale: martedì alle 18.00 a Perugia, squadra di DNA, sul campo di un avversario ritenuto benaugurante.
Scaramanzie a parte, il lavoro dello staff tecnico guidato da Donato Avenia è finora andato avanti con regolare progressione, ma saranno queste tre settimane a dare un volto ed un’anima definitivi ad una squadra che sta crescendo non solo nella considerazione degli addetti ai lavori e dei tifosi, ma soprattutto nella consapevolezza delle proprie possibilità.
Contemporaneamente al lavoro in palestra, va avanti quello negli uffici, ovvero prosegue l’impegno del rinnovato staff societario. Su diversi fronti. A breve verranno ufficializzati le modalità della campagna abbonamenti e i particolari del Memorial dedicato a Willie Sojourner, così come le strategie di rilancio dell’attività giovanile.
Attivissimo coprotagonista del nuovo fermento cestistico reatino, insieme ai soci del Basket Club, e al gruppo di lavoro nella sede di Piazza della Repubblica, è il Direttore Generale, Michele Martinelli.
"Le cose stanno andando per il meglio a qualsiasi livello: tecnico, organizzativo, strutturale, di comunicazione", dice. "Ci siamo imposti fin da subito modelli e comportamenti da Serie A e direi che finora ci siamo mossi secondo i propositi e le promesse. Adesso inizia però una fase decisiva, quella che ci vede entrare nel vivo dei rapporti e delle proposte con pubblico, partner, sponsor e istituzioni. Sento crescere l’attesa e la fiducia nei nostri confronti ed è uno stimolo per proseguire secondo il cammino stabilito".
"Di mercato non fatemi parlare" – conclude Martinelli – "perché la comunicazione in materia è già stata chiara. La squadra ha una sua forma e una sua sostanza, i tre under stanno convincendo appieno l’allenatore ed allora intanto andiamo avanti per questa strada. Perché poi parliamo pur sempre di ragazzi di vent’anni, non di bambini del minibasket, quindi di giocatori già fatti e finiti. Peccheranno di esperienza, ma non certo di freschezza ed il loro talento non è mai stato messo in discussione. Diciamo che il nostro menù è vario e completo già così e che può già soddisfare i palati cestistici più fini, se poi arriverà l’opportunità di arricchirlo, bene: ma senza stravolgere il lavoro di fondo fin qui impostato. Altrimenti, ripeto, andiamo già benissimo così. E aggiungo che l’entusiasmo, la voglia di lavorare, le ambizioni che ho percepito da parte di tutti nello spogliatoio, per un gruppo già così competitivo, quasi ti ispirano a premere sul freno del mercato, non sull’acceleratore".