La Uil valuta negativamente alcune delle modifiche apportate alla manovra economica a seguito del vertice di maggioranza svoltosi nella serata di ieri.
In particolare, la Uil aveva chiesto di anteporre la riduzione dei costi della politica a qualunque altro provvedimento che avesse impatto sui singoli cittadini. La decisione di affidare ad una legge costituzionale il dimezzamento dei parlamentari contraddice quella necessità.
La Uil, inoltre, considera inaccettabile l’ennesimo intervento sul sistema pensionistico. Così, infatti, una parte di lavoratori, dopo aver accumulato 40 anni di contribuiti, è costretta a proseguire nella sua attività senza alcun vantaggio in termini di miglioramento delle proprie condizioni previdenziali.
E’ altresì inaccettabile questo provvedimento perché, ancora una volta, si preferisce “fare cassa” andando ad incidere sulle pensioni piuttosto che aumentando l’imposizione fiscale sui grandi patrimoni immobiliari come, peraltro, proposto dalla Uil.
La Uil, infine, ritiene che sia necessario, non solo apportare modifiche a queste scelte, ma anche anticipare l’attuazione della delega fiscale.
Per sollecitare queste modifiche e per raggiungere questi obiettivi, il presidio già organizzato per il prossimo 1° settembre davanti al Senato acquista ancor più valore. La Uil valuterà, poi, la necessità di ulteriori iniziative di mobilitazione a sostegno delle proprie rivendicazioni.