Hanno compiuto un pellegrinaggio difficile e duro, pieno di imprevisti, ma anche caratterizzato da gioia, allegria e pace, sotto il sole e con i 40 gradi di temperatura, con poca acqua e dormendo per una notte o due all’addiaccio, incontrando tanti coetanei provenienti da tutto il mondo e facendo con loro amicizia e comunione ed al termine, contando i chilometri percorsi dai loro pullman, si sono spaventati quando hanno letto che avevano toccato il record dei cinquemila.
Così sono rientrati tutti e duecentodieci giovani cattolici reatini che hanno preso parte alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid con papa Benedetto XVI.
A tornare in città nei giorni scorsi, sono stati per primi quelli dell’Azione Cattolica e dei boy scout. Ieri notte è toccato a 150 neocatecumenali che sono rimasti più a lungo in Spagna ed hanno partecipato al tradizionale incontro vocazionale del Cammino, svoltosi in Plaza de Cibeles, presieduto dal cardinale Antonio Maria Rouco Varela, arcivescovo di Madrid, presenti, tra gli altri, anche quello di Barcellona il cardinale Luis Martinez Sistach, di Vienna il cardinale Christoph Schönborn, di Boston il cardinale Sean Patrick O’Malley, il presidente della Conferenza episcopale del Brasile il cardinale Raymundo Damasceno Assis e quello dell’Oceania l’arcivescovo John Atcherley Dew.
“E’ stata una manifestazione toccante – ha raccontato mons. Salvatore Nardantonio, che era con don Giovanni Franchi, don Francesco Salvi, don Roberto D’Ammando e don Zdenek Kopriva a Madrid – Non s’erano mai visti tanti ragazzi e tante ragazze rispondere generosamente alla chiamata al sacerdozio e alla vita religiosa. Quel che toccava il cuore era come correvano con serenità ed allegria verso il palco per ricevere l’imposizione delle mani da parte dei cardinali e dei vescovi presenti numerosi e così confermare il loro impegno che poi sarà vagliato per due lunghi anni. Se ne ricava che la Chiesa è viva, che gli operai ci sono per la vigna, anche se non bastano mai, ma Gesù sempre li chiama”.
Proprio accogliendo questo invito, 5.000 ragazzi si sono alzati per entrare nei seminari e 3.200 ragazze per avviarsi alla vita religiosa. Kiko Arguello, fondatore del Cammino Neocatecumenale, si è soffermato sul kerigma, affermando come il Terzo millennio abbia bisogno di "un’autentica esperienza di rinnovamento della Chiesa così come ha disposto il Concilio Vaticano II. I Nocatecumenali sono pronti a impegnarsi per la nuova evangelizzazione nella certezza che Dio continua a salvare il mondo attraverso la stoltezza della Croce".
Nei cinque continenti sono 800 le famiglie neocatecumenali impegnate in missione, per rifondare la Chiesa dove consumismo e scristianizzazione l’hanno cancellata e molte altre si aggiungeranno per l’evangelizzazione dell’Asia e della Cina. I giovani reatini hanno proseguito il loro pellegrinaggio e si sono recati a Lourdes dove hanno sostato due giorni. Alla Grotta di Massabielle hanno partecipato all’eucarestia celebrata dal cardinale Ivan Dias, Prefetto emerito della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, Gran Cancelliere della Pontificia Università Urbaniana e Arcivescovo emerito di Bombay.
Nei prossimi giorni essi metteranno insieme le loro esperienze spirituali, umane ed esistenziali negli incontri che si terranno nelle Parrocchie di S. Francesco nuovo e di Sant’Agostino. Conoscere questa realtà rappresenterà l’arricchimento per molti e darà coraggio a tanti per rinvigorire il processo di evangelizzazione in corso nella Diocesi di Rieti attraverso associazioni, movimenti e cammini sotto il magistero del Vescovo mons. Lucarelli.