Gli investigatori della Squadra Mobile hanno notato nella serata di domenica 25 febbraio 2018 un tunisino, noto per i suoi trascorsi nel mondo dello spaccio di stupefacenti, che stava imboccando la Salaria per L’Aquila allontanandosi dal centro cittadino di Rieti.
Gli uomini della Polizia di Stato, ritenendo che l’uomo potesse ancora dedicarsi al traffico di stupefacenti, lo hanno quindi immediatamente seguito sino al vicino centro di Borgovelino, dove, in una zona appartata, è stato raggiunto da una donna, P.E., di 35 anni, già conosciuta dagli investigatori per i suoi precedenti in materia di stupefacenti, che veniva sorpresa mentre riceveva dal tunisino alcuni involucri che nascondeva velocemente in bocca.
Gli Agenti sono quindi intervenuti ed hanno tempestivamente bloccato i due, nonostante la donna avesse cercato di eludere il controllo opponendo una violenta resistenza e tentando di darsi alla fuga.
La donna è stata quindi costretta a consegnare sette involucri di cellophane nascosti nella bocca, contenenti cinque dosi di cocaina, per oltre 4 grammi di peso complessivo, e due dosi di eroina del peso di più di un grammo, che aveva appena ricevuto dallo straniero che veniva identificato in B.R., di anni 57, residente a L’Aquila, pluripregiudicato per reati connessi allo spaccio di stupefacenti commessi in diverse città italiane.
I due spacciatori, destinatari anche delle misure di prevenzione dell’Avviso Orale emesse dai Questori di Rieti e de L’Aquila, proprio a causa della loro pericolosità sociale connessa alla reiterazione di reati in materia di stupefacenti, sono stati trovati in possesso di oltre 200 euro in contanti, costituente il verosimile provento dello spaccio di stupefacenti. Nell’abitazione dello straniero sono stati sequestrati anche numerosi telefoni cellulari e schede telefoniche verosimilmente utilizzati per le sue comunicazioni finalizzate alla compravendita di stupefacente.
Entrambi sono stati arrestati e messi a disposizione della locale Autorità Giudiziaria davanti alla quale dovranno rispondere del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente, mentre la donna dovrà rispondere anche del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.