Cinque giornate per studiare, divertirsi e conoscere meglio gli strumenti informatici che possono supportare gli studenti con disturbi specifici di apprendimento.
Dal 27 luglio al 1° agosto si è svolto presso il Cea di Fontenova (Vallonina, Leonessa) il Campus di Informatica per l’apprendimento organizzato dall’AID (Associazione Italiana Dislessia) e rivolto a quattordici giovani frequentanti le classi V elementare, I e II media.
L’obiettivo era quello di formare giovani con DSA all’uso degli strumenti informatici utili per lo studio e per l’apprendimento, attraverso un’esperienza residenziale di gruppo e la proposta di temi ed argomenti stimolanti e motivanti che permettono di sperimentare un apprendimento attivo, creativo ed efficace.
“Il Campus – dice Giulietta Modesti, delegato provinciale dell’AID – è stata un’esperienza formativa ed educativa rivolta ai ragazzi che si avvalgono di metodi e strumenti compensativi per sviluppare una maggiore autonomia nello studio e rinforzare la propria autostima. I ragazzi hanno sperimentato metodi di studio e strategie più confacenti alla loro modalità di apprendimento, avendo anche la possibilità di esplorare il territorio che li ospitava con le attività curate da un’educatrice ambientale del WWF”.
La dislessia è una condizione che riguarda il sei per cento della popolazione scolastica e che vede la provincia di Rieti primeggiare nel Lazio per segnalazioni di casi. Si tratta di un disturbo specifico di apprendimento che può manifestarsi in ragazzi senza disabilità neurologiche o sociali, manifestandosi con una difficoltà di lettura. Spesso si accompagna a problemi nella scrittura e nel calcolo, generando difficoltà nella comprensione, negli apprendimenti e di conseguenza nell’autostima. E’ facile capire come, in una cultura come la nostra, legata alla comunicazione, questa problematica incida pesantemente, condizionando la vita scolastica e in seguito quella professionale.
L’appuntamento formativo di Fontenova, il cui responsabile organizzativo è stata Titti Nocerino, ha a permesso ai giovani corsisti di sperimentare una serie di strumenti, in particolare informatici, e di strategie metacognitive, per favorire e supportare un percorso di crescita verso lo studio in autonomia. I ragazzi sono stati impegnati in ricerche, esposizioni degli apprendimenti, riassunti, costruzione di schemi e mappe concettuali, produzione e comprensione di testi, problemi aritmetici, esercizi di comprensione della seconda lingua. I docenti hanno supportato i ragazzi nell’uso degli strumenti, nella ricerca di strategie individuali efficaci al compito proposto, stimolando un’autonomia che consolideranno a casa.
La progettazione e il coordinamento didattico delle attività sono stati curati da Giulia Lampugnani e Davide Ferrazzi, mentre il ruolo di tutor d’aula è stato ricoperto da Barbara Ferro e Giuliano Serena; la psicologa del corso è stata Barbara Cividati, l’educatore Carlo Elpidio. I prossimi Campus dell’Aid si terranno a Penne (Pescara) da 24 a 29 agosto e Val Masino (Sondrio) da 2 a 7 settembre.