Si è svolta presso la Sala Parrocchiale di Piani Poggio Fidoni la premiazione della decima mostra-concorso de “I Presepi della Chiesetta”, organizzata dall’Associazione Ci Vuole Un Senso, in collaborazione con la Parrocchia Santa Maria delle Grazie e il Rione Larghetto. Si è aggiudicato il primo premio Iuno Feliciangeli con una bellissima riproduzione di un casolare di campagna curato in ogni minimo dettaglio, secondo classificato Stefano Rotili con un presepe interamente realizzato in una radice d’ulivo, terzo classificato il presepe di Cristian Palmerini.Il miglior presepe in miniatura è stato realizzato da Fabio Faraglia all’interno del serbatoio di una Fiat 500, seguito da Andrea Leoncini che ha ricostruito la Chiesa del Paese e terzo posto ex equo per Antonietta Fabri col presepe nella scatola di cartone e Simona Filieri di Greccio e il suo mini-presepe su un ciocco di legno. Attribuite, inoltre, dalla giuria menzioni speciali per l’originalità dell’ambientazione al presepe di Goffredo Angelucci e per la tecnica di lavorazione al giovane Alessio Cipoletta di anni tredici.
Nel corso della premiazione sono stati ricordati 3 presepisti storici, quali: Franco Maccari, Annamaria Tocci, Paolo Grifoni, sempre presenti alla mostra con le loro installazioni e scomparsi negli scorsi anni. Sono stati inoltre assegnati riconoscimenti di merito alla presepista Edda Molesini e a sua nipote Sofia per il presepe realizzato con la tecnica dell’arazzo, al Movimento per la Vita di Rieti per la partecipazione alla mostra e al Comune di Antrodoco rappresentato dal vice sindaco Luca Cipolloni e dal concittadino Cristian Corradetti per la realizzazione del presepe ispirato al “Si alla Vita” e la promozione del presepe come forma di aggregazione.Ogni anno moltissime famiglie del paese e dei territori vicini, artisti e gruppi partecipano a questa tradizionale mostra, inserita quest’anno nel percorso della Valle del primo Presepe, l’iniziativa organizzata dalla Chiesa di Rieti tra i luoghi, l’arte e la cultura dove nel 1223 San Francesco realizzò la prima natività vivente della storia del cristianesimo. Più di 20 le opere in mostra, tra presepi grandi e in miniatura e realizzati con le più svariate tecniche e creatività: dal presepe realizzato all’interno delle radici di ulivo, ciliegio e quercia, ai piccolissimi all’interno di un bicchiere o piccole scatole in cartone; presente anche uno realizzato all’interno di un televisore e, anche un presepe con piccoli movimenti meccanici.
Chiudiamo questa decima edizione della mostra ancora più convinti che il presepe è un simbolo di incontro fra le persone in grado di accomunare credenti e non. Fare il presepe è qualcosa di più di una tradizione natalizia. E’ un gesto che viene da lontano, ce lo insegnano i nostri genitori a cui lo hanno insegnato i nostri nonni e così via per generazioni, ma non solo. Ci richiama alle nostre radici, ma al tempo stesso è occasione di comunione e incontro che dobbiamo preservare e promuovere.
Di seguito i nomi di tutti i partecipanti: Stefano Rotili, Domenico Rotili, Rione Larghetto, Mattia Bosi, Alessio Pitotti, Iuno Feliciangeli, Alessandro Feliciangeli, Edda Molesini, Associazione Ci Vuole Un Senso, Angelo Ciani, Comune di Antrodoco, Cristian Corradetti, Alessio Cipoletta, Movimento per la vita di Rieti, Luca Primiani, Christopher Bulzi, Goffredo Angelucci, Cristian Palmerini, Andrea Leoncini, Antonietta Fabri, Arph Rieti, Fabio Faraglia, Laura Aguzzi, Simona Filieri, Ivana Imperatori.