E’ stato grazie alla segnalazione fatta dal primo cittadino del Comune di Monte San Giovanni in Sabina al numero verde del Corpo Forestale dello Stato (1515) che si è potuto salvare un magnifico esemplare di lupo rimasto intrappolato in un laccio in un area a poche centinaia di metri dall’abitato di Monte San Giovanni in Sabina. Sul posto prontamente allertato dalla Centrale Operativa del C.F.S. è giunto il personale del Nucleo Operativo Speciale di Protezione Civile in servizio presso il Comando Provinciale di Rieti.
Giunti sul posto gli Agenti coordinato dall’Ispettore Capo Fabio Ciccomartino , hanno interessato il servizio veterinario al fine di poter agevolmente liberare il lupo (Canis lupo).
Il selvatico risultava infatti bloccato da un micidiale “laccio” (una cordina in acciaio) che lo cingeva all’altezza del bacino.
Giunto sul posto il veterinario Dr. Crescenzi provvedeva a narcotizzare il lupo, che veniva trasportato presso il “Giardino Faunistico di Piano dell’Abatino” del Dr. Antonio De marco per le cure del caso.
Sul posto intanto gli Agenti del N.O.S. rivenivano altri sei laccio abilmente dissimulati tra la vegetazione. L’area veniva quindi bonifica e i micidiali “laccio” posti sotto sequestro. Per il momento verrà redatta una notizia di reato a carico di ignoti, ma gli Agenti della Forestale stanno raccogliendo notizie per poter risalire alla persona e/o alle persone che hanno posizionati i “lacci”, che ricordiamo sono considerato mezzi illegali per l’esercizio della caccia.
Le condizioni del lupo non sono delle più rassicuranti, ma il prof. De Marco e il figlio Lorenzo (medico veterinario), non disperano di poterlo salvare. Infatti da un esame approfondito sembrerebbe che il lupo ( un maschio di 4/5 anni) sia rimasto intrappolato da circa due giorni, presenta una vasta lacerazione con complicazioni alla vescica, il tutto aggravato dallo stress della cattura. Per fortuna non presenta fratture agli arti.
Nei giorni prossimi sapremo se il povero lupo potrà riconquistare la libertà.