DIFFERENZIATA, PAOLUCCI UIL: RAGGIUNGERE IL 65% PRIMA POSSIBILE PER AVERE UN BEL RISPARMIO

Raccolta differenziata

Come è noto il tema dei rifiuti nel Comune di Rieti, relativamente ai costi sostenuti, si sta lentamente prefigurando una situazione emergenziale.

Esaminando il bilancio preventivo (dato Ministero dell’Interno) del Comune di Rieti, balza immediatamente agli occhi la quota relativa alla Tarsu, che ammonta a 8 milioni  e mezzo di Euro, somma che deve essere suddivisa tra i 47.774 abitanti della città.

Ciò implica che per ogni cittadino il costo della  gestione della gestione dei rifiuti nel suo complesso tra spazzamento, svuotamento cassonetti , trasporto e conferimento in discarica è di circa 178 Euro.

Si tratta dunque di una cifra importante, un’equazione che però non prende in considerazione un’altra variabile  assente in tutto questo discorso: il valore  economico di tutto ciò che buttiamo. La quantità totale dei rifiuti che si produce a Rieti è di circa 24.600 tonnellate dove la differenziata arriva al 14%: quindi il rimanente 86% viene portato in discarica (a Viterbo) al costo di 75 Euro a tonnellata pari a 1.6 milioni di euro.

Bisogna però aggiungere che la determina regionale del maggio scorso ha stabilito un aumento pari a 13 Euro per ogni tonnellata di rifiuto portata alla discarica di Casale Bussi, il che farà  lievitare i costi di circa 270mila euro (senza calcolare i costi di trasporto che a tutt’oggi a noi sono del tutto ignoti).

 Per completare il quadro economico sul ciclo dei rifiuti, occorre considerare i materiali (plastica, carta e vetro) presenti in quel 14% di differenziata che rappresentano un vero e proprio valore economico pari a  40 mila Euro e  che il comune dovrebbe avere incassato e messo a bilancio.

E se invece il Comune di Rieti si attivasse concretamente per raggiungere gli obiettivi fissati per legge, ovvero cioè il 65% della raccolta differenziata entro il 2012?

Ipotizzando un simile scenario il guadagno derivante dalla vendita delle materie riciclate  (sempre e solamente per quanto concerne plastica, carta e vetro) ammonterebbe a circa 210 mila euro, mentre il risparmio sostanziale si concretizzerebbe soprattutto per i rifiuti portati in discarica: infatti questi ammonterebbero a meno di 9.000 tonnellate per un prezzo di circa 750 mila euro (aggiornato ai nuovi costi ancora non entrati in vigore, con un risparmio netto di un milione di Euro) e senza calcolare il costo di trasporto.

Quindi, già con queste due piccole manovre, si risparmierebbe più di un milione di Euro, che su un bilancio come quello della TARSU, rappresenta un bel tesoretto.

inoltre  vanno considerati i rifiuti organici e le potature, che rappresentano un ‘importante  percentuale dei rifiuti da smaltire e da portare in discarica: una soluzione a questo problema sarebbe la realizzazione di  un impianto di digestione anaerobico che produrrebbe  energia elettrica  e  che rappresenterebbe un importante valore  economico per rimpinguare le casse comunali.  

In definitiva sono essenzialmente 4 i punti fondamentali per la Uil di Rieti:
– revisione TARSU ed introduzione tariffa puntuale, affinché i cittadini siano incentivati a differenziare attraverso un riconoscimento economico;
– richiesta visione piano finanziario e bilancio dell’azienda che gestisce il servizio della raccolta e smaltimento rifiuti;
– incontro con l’Assessore comunale al bilancio per prendere visione della documentazione relativa alla TARSU;
– condivisione della scelta dell’amministrazione comunale di utilizzare i fondi provinciali per l’attivazione efficiente della raccolta porta a porta come strumento per il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata.