Si è scritta ieri l’ennesima puntata di una penosa telenovela senza precedenti, dichiara il Segretario Provinciale della CISAL Marco Palmerini.
La singolare decisione assunta ieri dall’ATO 3, ha visto da un lato la concessione di una proroga di 3 mesi per il passaggio di consegne da So.Ge.A. ad A.P.S. e parallelamente la richiesta alla Regione Lazio di attivare la procedura per i poteri sostitutivi (c.d. commissario ad acta). In sintesi, afferma Palmerini, continuiamo a trovarci con un nulla di fatto, in una partita giocata su due fronti, quello Regionale riguardo al ristoro economico derivante dallo sfruttamento delle sorgenti Peschiera-Le Capore e quello locale per il passaggio di consegne della gestione da So.Ge.A. ad A.P.S., entrambe casualmente arrivate a tre mesi dalle elezioni Regionali al capolinea dei commissariamenti ad acta.
Peccato però, prosegue Palmerini, dover riscontrare come ad un nulla di fatto sul piano politico corrisponda un effettivo incremento delle tariffe idriche e applicazione dei conguagli tariffari, linfa vitale per le società e grosso fardello per le tasche dei cittadini.
Corre l’obbligo, conclude il Segretario della Cisal, di ricordare le dichiarazioni rese dal Presidente della Provincia e l’ex Sindaco Petrangeli, in seno alla Conferenza dei Sindaci dell’ATO 3 in data 19/05/2016 sull’ottenimento dello storico risultato con l’approvazione della Delibera Regionale sul ristoro per lo sfruttamento delle risorse del Peschiera-Le Capore, elemento portante per la credibilità e sostenibilità degli investimenti per A.P.S., per il quale oggi possiamo capitalizzare solo ricorsi pendenti al T.A.R. e la recente impugnativa per la nomina del commissario ad acta. A pensar male si fa peccato ma spesso si indovina.