QUOZIENTE FAMILIARE COMUNALE, GIORDANI: L'UDC SMENTISCE SE STESSA

Famiglia

E’ stata emessa dal gruppo consiliare UDC del Comune di Rieti una nota che precisa le loro intenzioni riguardo il quoziente familiare comunale di prossima approvazione. Commentiamo questa nota perché siccome solo Sabina Radicale aveva commentato questa notizia, crediamo che l’UDC a noi si riferisca parlando di "polemiche pretestuose alla ricerca di visibilità, condite di disinformazione" le quali "riteniamo vadano lasciate da parte".

Il bello è che, appena andando accapo, ci si risponde: "In merito al provvedimento presentato – spiega l’Udc di Palazzo di Città – si ritiene utile puntualizzare che si fa riferimento agli articoli 29, 30 e 31 della Carta costituzionale e pertanto il quoziente Rieti così come strutturato sarà sperimentato non solo sulle famiglie di coppie sposate, ma anche su quelle di coppie non sposate, ma che fanno parte dello stesso nucleo come da Stato anagrafico di famiglia".

Ringraziamo il gruppo consiliare UDC dell’informazione del fatto che si tratta di sperimentazione (ma questo aspetto non sarebbe responsabilità della giunta e non dell’opposizione?) ma soprattutto per la precisazione, che accogliamo con sollievo, circa l’estensione alle famiglie anagrafiche.

Non possiamo però non evidenziare come questa risposta sia una smentita di quanto era stato annunciato: infatti l’articolo 29 sbandierato nel comunicato per definire di "quale" famiglia si trattasse, recita: "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio". Sembra evidente che l’aver precisato il richiamo a quell’articolo avesse il significato di riferire il provvedimento alle coppie unite in matrimonio. Il che chiaramente non si sarebbe retto in piedi alla prova dei fatti perché escludeva anche le famiglie anagrafiche di figlio e genitore, che l’UDC ribadisce saranno comprese, ma questo è un altro discorso: Rieti ci ha abituati a campagne elettorali su annunci propaganda; mica c’è solo il treno.