Assistendo alle polemiche che da mesi si agitano attorno al rebus ZTL nella città di Rieti si ha la sensazione che nessuno sa spiegare le motivazioni per le quali si è reso necessario adottare tale provvedimento, compresi coloro che lo hanno deciso. Può darsi che non è così ma sarebbe utile che chi lo ha proposto lo spiegasse bene ai cittadini e con argomenti seri se ne ha.
Un tale provvedimento o serve ed è utile alla città, a tutta la città: residenti, commercianti, artigiani, professionisti, reatini residenti all’esterno dell’area interessata, forestieri che hanno interesse a frequentare quelle aree ecc. o bisogna evitarlo.
Rieti, come sappiamo, è una città non troppo vivace ed è quanto mai significativo che in questa circostanza la protesta spontanea civile ed energica dei cittadini si è fatta sentire.
I residenti contestano la richiesta del pagamento di una somma annua, seppur minima, per poter parcheggiare in zona ZTL senza peraltro avere la certezza di trovare un posto disponibile e chiedono la chiusura totale del traffico.
I Commercianti, gli artigiani e altri le cui attività sono situate nelle aree ZTL, immaginano che una chiusura del traffico in ore che considerano decisive potrebbero compromettere la tenuta delle loro attività.
I non residenti in zone ZTL contestano un provvedimento la cui attuazione risultasse calibrata sugli interessi dei residenti o delle attività economiche ignorando il diritto di tutti anche i non residenti ai servizi pubblici e privati che in quelle aree risiedono.
È del tutto evidente che ogn’uno valuta quel provvedimento misurandolo con le proprie particolari convenienze ed è naturale e giusto che sia così ma, l’amministrazione pubblica che lo ha proposto può giustificarlo solo se, mettendo insieme le diverse particolari convenienze, riesce a farle convergere attorno ad un interesse generale dal quale tutti possono ricavarne giovamento.
La ZTL è giusto applicarla se può fungere da traino per lo sviluppo e la rivitalizzazione delle aree interessate e se può essere utile per promuovere più complessivamente l’intera città.
Se questa è la missione della ZTL la sua attuazione deve essere preceduta: da una riflessione sullo stato della città e sulle sue prospettive di sviluppo; dalla individuazione delle aree e strade che presentano una naturale adeguata vocazione; da precise direttive alle quali i privati, opportunamente incentivati, sono tenuti a sottostare nel ristrutturare arredare e colorare le facciate dei loro immobili; dalla mappatura di adeguate aree di parcheggio collegate con mezzi e percorsi veloci per accedere alle zone interdette alle auto; da una consultazione di tutti i cittadini e delle associazioni che li rappresentano.
Senza queste condizioni preliminari la riduzione del traffico in alcuni strade e zone anziché essere elemento di sviluppo e rivitalizzazione potrebbe diventare fattore ulteriore di depressione e decadimento. Decadimento per tutti e non soltanto per chi in quelle vie svolge attività economiche.
Se è vero che le cose stanno così forse è necessario raccogliere molte delle proteste dei cittadini e ridimensionare un progetto assolutamente poco motivato.