La necessità di procedere alla ricognizione straordinaria delle società partecipate del Comune di Rieti, adempimento obbligatorio strettamente connesso all’eventuale approvazione del bilancio consuntivo 2016, impone alla maggioranza di governo una risolutiva presa di posizione, non più ulteriormente procrastinabile, sui futuri assetti societari di ASM e SOGEA e sulle scelte politiche che dovranno essere compiute.
E che dovranno essere aderenti agli impegni presi in campagna elettorale e al programma di governo presentato ai cittadini ad inizio mandato.
Su Sogea va posta particolare attenzione alla sostenibilità economico-finanziaria di Acqua Pubblica Sabina, società interamente pubblica nella quale il Comune di Rieti reciterà un ruolo da protagonista, anche finanziariamente, forte del 23% di quota sociale, al pari della Provincia di Rieti.
Lo stesso Sindaco Cicchetti l’ha posta come condicio sine qua non all’ingresso del Comune capoluogo in Aps.
Ad oggi rileviamo la netta frattura tra quanto stabilito dallo Statuto di Aps, approvato dal Consiglio Comunale di Rieti, che prevedeva un capitale sociale di 2 milioni e 500 mila euro e quello realmente versato di soli 50 mila euro.
Altra problematica ancora irrisolta riguarda il trasferimento del personale da Sogea ad Aps, deciso lo scorso 2 agosto con un accordo sindacale illegittimo, sottoscritto dalla Presidente del Cda di Sogea senza averne i poteri, e mai ratificato dall’Assemblea dei Soci.
Altresì necessario occorre procedere all’approvazione del bilancio consuntivo 2016 di Sogea con una particolare attenzione rivolta alla situazione dei debiti e dei crediti, con specifica analisi riferita alla mancata fatturazione nelle zone terremotate.
E alla partita dei conguagli per il triennio 2013-2015, che avrà inevitabili ripercussioni economiche per le tasche dei cittadini già sottoposte ad un pesante aggravio lo scorso giugno quando Sogea procedette al conguaglio 2016.
Discorso a parte merita l’Azienda Servizi Municipalizzata per la quale vanno affrontate in tempi rapidi due problematiche di estrema delicatezza. La predisposizione della gara a doppio oggetto entro l’anno, deliberata dal Consiglio Comunale e mai bandita dalla Giunta Petrangeli, disattendendo l’indirizzo politico unanime dell’organo consiliare, evitando così di reiterare comportamenti illegittimi decidendo l’ennesima proroga che, al pari delle precedenti, rischierebbe di essere inevitabilmente attenzionata da parte delle autorità competenti.
E la necessità di ristabilire il corretto ed equilibrato funzionamento del CDA, come sancito dal codice civile, con la nomina del consigliere di parte pubblica reso vacante a seguito delle dimissioni della consigliera Leonardi.
Su queste, come su altre delicate scelte, noi abbiamo la possibilità di misurarci rimarcando la netta differenza tra un governo immobile, inefficiente, che ha compiuto scelte opposte rispetto alle promesse fatte alla Città durante la campagna elettorale del 2012 e una maggioranza che dovrà dimostrare di assumere decisioni importanti guardando all’interesse esclusivo della Città.
I consiglieri comunali Andrea Sebastiani, Onorina Domeniconi, Maurizio Ramacogi.