In occasione del 1° maggio, festa dei lavoratori e dei loro diritti, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Rieti rende noto il consuntivo dell’attività svolta dall’inizio dell’anno in piena sinergia tra i reparti territoriali e di specialità (Tutela Lavoro e Forestale) dell’Arma nell’ambito della sicurezza sui luoghi di lavoro e, più in generale, nell’ottica della tutela del lavoratore. I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, unitamente ai Comandi Stazione territorialmente competenti e la specialità Forestale, in stretto coordinamento con il personale dell’Ispettorato del lavoro di Terni e Rieti, nel 2023 hanno:
― controllato complessivamente 76 aziende;
― riscontrato 31 irregolarità;
― contestato 16 illeciti in materia di lavoro;
― emesso verbali per un importo pari a 40.517,00 euro;
― disposto 4 sospensioni di attività imprenditoriali per gravi violazioni in materia di sicurezza o per lavoro irregolare;
― identificato ben 7 i lavoratori “in nero”;
― deferito 27 persone alla Procura della Repubblica, delle quali 4 per aver indebitamente percepito il reddito di cittadinanza (per un ammontare di euro 71.987,00 e un danno scongiurato per l’erario pari ad euro 215,961,00);
― emesso 21 prescrizioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, con ammende contestate per complessivi euro 37.735,00. Numeri, questi, utili a fornire solo in parte la misura dell’impegno sviluppato nel settore della legislazione sociale.
Ben più difficile è tradurre in numeri, invece, lo sforzo che ogni giorno viene profuso per la prevenzione nel delicato settore da tutti i Carabinieri della provincia, impegnati in un lavoro sinergico con il Nucleo Ispettorato del Lavoro che annovera tra i suoi eterogenei compiti la vigilanza sull’applicazione delle normative in materia di:
― diritti civili e sociali, tutela dei rapporti di lavoro e di legislazione sociale ovunque sia prestata qualsivoglia attività lavorativa;
― salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
― occupazione delle “categorie protette”, sulla tutela del lavoro degli adolescenti e in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità. Le origini del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro risalgono al lontano 1926, quasi cento anni fa, quando era già emergente l’intendimento dell’Arma di assicurare, attraverso la professionalità di militari appositamente destinati, la vigilanza nel delicato comparto della legislazione sociale.