“CGIL Roma Eva-CISL Roma Capitale e Rieti-UIL Rieti e Sabina Romana insieme con l’Ufficio Diocesano Problemi Sociali e Lavoro di Rieti E di Poggio Mirteto hanno organizzato, anche quest’anno, un momento di riflessione in occasione della Festa del Lavoro del Primo Maggio a Rieti.
Quest’anno il ritrovo sarà l’area di sosta presso la località di Ponte Buita, nel Comune di Poggio San Lorenzo, nelle adiacenze della strada statale via Salaria da e per Roma. Anche quest’anno dunque un luogo simbolo dopo quello di Amatrice e quello dell’area della logistica di Passo Corese.
Tutti luoghi in cui in questi anni CGIL-CISL-UIL hanno voluto lanciare messaggi legati alla ricostruzione, agli investimenti, allo sviluppo. Quest’anno il messaggio è chiaro e sono le infrastrutture siano esse fisiche e digitali. La via Salaria come simbolo di quella connessione da e per la Capitale che è fondamentale per il territorio reatino in generale e per la città di Rieti capoluogo di Provincia.
Dovrebbe essere imminente infatti l’apertura del cantiere che collegherà quest’area della sabina reatina con Rieti capoluogo, con un tratto nuovo di strada di circa 15 chilometri che sarà a quattro corsie e che, insieme all’ampliamento di un tratto a tre corsie in via di conclusione dopo Osteria Nuova, può diventare davvero un momento di svolta per cui si è lottato da sempre almeno negli ultimi cinquant’anni. Le infrastrutture dunque fisiche, ma anche quelle digitali, dovranno essere l’impulso per il rilancio del territorio che proprio in quelle digitali si trova, in troppe aree territoriali soprattutto montane, ancora indietro ed ancora isolato, causando un gap negativo grave sotto molti aspetti siano essi legati alla produzione che all’assistenza delle persone sotto ogni profilo non ultimo quello della nuova residenzialità.
Il 1° maggio sarà una giornata di mobilitazione e di un rinnovato impegno per la pace e per la speranza. Il lavoro per la partecipazione e la democrazia. Concludono Coltella, Coppotelli e Paolucci invitando tutta la cittadinanza alla partecipazione alla festa del Primo Maggio che vuole essere un momento di unità e di solidarietà, per ribadire l’importanza delle infrastrutture, dello sviluppo, del buon lavoro, dei diritti e della sicurezza”
Così nella nota Claudio Coltella, Enrico Coppotelli, Alberto Paolucci, Don Valerio Shango