1.150 persone per la Tournée di Capodanno dell’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani

Grande successo per la Tournée di Capodanno dell’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani che ha registrato un affluenza di pubblico di circa 1.150 persone.

L’Orchestra, nata lo scorso agosto a Configni (Rieti) e diretta dal M° Hossein Pishkar ha portato in scena le Danze Slave di Dvorak e l’Ouverture del Guglielmo Tell di Rossini esibendosi in quattro teatri: il 29 dicembre al Vespasiano di Rieti, il 30 dicembre al Teatro Secci di Terni, il 1 gennaio al Comunale di Todi e il 2 gennaio all’Unione di Viterbo.

Per il Gran Concerto di Capodanno a Todi si sono eseguite, inoltre, arie tratte da opere di Puccini e Verdi che hanno visto protagonisti il soprano Sarah Tisba e il tenore Riccardo Rados.

La tournée è stata possibile grazie al sostegno di Aisico Srl del mecenate Ing. Stefano Calamani il quale, insieme alla Direttrice Artistica Anna Leonardi, hanno fondato l’Orchestra Filarmonica under35 formata da musicisti professionisti, all’interno di un progetto pluriennale e continuativo (Festival della Piana del Cavaliere) il cui scopo è quello di tornare ad investire nella cultura, nei giovani e nella musica, incoraggiando un approccio al patrimonio culturale del paese.

L’attività dell’OFVC, che sebbene sia formata da giovani talenti non si classifica tra le orchestre giovanili ma piuttosto come una Filarmonica appieno, vuole qualificarsi come portatrice di un contributo positivo al patrimonio culturale regionale ed italiano e farsi promotrice di una crescita sociale e culturale di cui il paese necessita.

Condividere cultura, portare bellezza attraverso la musica in città in cui non è scontato ascoltare un concerto sinfonico, in città in cui i teatri faticano a stare aperti, riportare quest’arte in un territori in cui si sta perdendo è questo l’obiettivo dell’Orchestra e dell’Associazione Festival della Piana del Cavaliere.

Il giovane direttore iraniano Hossein Pishkar vive in Germania dal 2012. La sua carriera è entrata in una nuova fase quando, nel 2017, ha vinto sia il prestigioso premio Deutscher Dirigentenpreis nel contesto di una competizione internazionale realizzata in collaborazione con le maggiori istituzioni musicali di Cologne e la Westdeutscher Rundfunk (WDR), sia il premio Ernst-von-Schuch-Preis, presentato annualmente in collaborazione con il Dirigentenforum.

La stagione 2018/2019 porta con sè il debutto come direttore ospite della Deutsche Staatsphilharmonie Rheinland-Pfalz, della Royal Danish Orchestra a Copenhagen, della Staatsorchester Stuttgart, e il ritorno alla Düsseldorf Symphony, alla Gürzenich Orchestra Cologne, all’Orchestre Philharmonique de Strasbourg e alla WDR Symphony Cologne. Ha diretto anche il Rigoletto di Verdi, con la regia di Cristina Mazzavillani Muti, al Festival di Ravenna e coprirà il ruolo di assistente al direttore François-Xavier Roth quando la Gürzenich Orchestra eseguirà le opere del compositore francese contemporaneo Philippe Manoury. Più Avanti, debutterà anche come direttore della Bremer Philharmoniker e della Nürnberger Symphoniker.

Pishkar ha inoltre diretto orchestre come l’Orchestra Cherubini, la Hofer Sinfoniker, l’ensemble St. Michel Strings a Mikkeli, la Staatskapelle Halle, la Philharmonisches Staatsorchester Mainz e la Staatsorchester Rheinische Philharmonie a Koblenz. Hossein Pishkar ha ricevuto ulteriori lezioni da Riccardo Muti (2017, Aida a Ravenna durante l’Italian Opera Academy) e da Sir Bernard Haitink (2016, Lucerne Festival Orchestra). Fin dal 2015 ha preso parte al prestigioso programma tedesco Dirigentenforum, facendo lezione con John Carewe, Marko Letonja, Nicolás Pasquet, Mark Stringer e Johannes Schlaefli.