Nell’ambito della collaborazione del MIBACT (DG Sicurezza – SABAP di Frosinone, Latina e Rieti) con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e l’Arma dei Carabinieri, nei primi giorni di dicembre è stato effettuato ad Accumoli il recupero dei conci scolpiti del portale della chiesa di San Francesco. Le macerie dell’edificio sacro sono tuttora sottoposte a sequestro a causa di un procedimento giudiziario riguardante l’accertamento di eventuali responsabilità nel crollo, in occasione degli eventi sismici del 2016, del campanile della chiesa su un edificio adiacente, nel quale persero la vita i membri di una famiglia accumolese.
Il complesso francescano fu fondato nel secolo XIII, secondo la tradizione, dallo stesso Santo di Assisi, in corrispondenza di un oratorio preesistente. La chiesa fu coinvolta con gravi conseguenze da vari terremoti, di cui l’ultimo nel 1703, ed ebbe conseguenze disastrose, documentate da una lapide che ne attesta la ricostruzione grazie alle somme concesse dalla famiglia Pasqualoni.
Il magistrato competente ha concesso di eseguire il recupero sotto il controllo dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Rieti, recupero che i Vigili del Fuoco Sabini hanno eseguito grazie anche al supporto del nucleo regionale GOS – Gruppi Operativi Speciali del Lazio, la cui opera è servita per evitare la definitiva perdita del portale, tra le poche emergenze architettoniche ancora in sito nella cittadina, testimonianza superstite dell’architettura mendicante nell’area dei monti della Laga.