Vicenda schede, Nome Officina Politica: chi ne ha, dimostri dignità e schiena diritta

“Ciò che è accaduto dimostra che lo Stato di Diritto non c’è più. Che non possiamo fare più affidamento sul rispetto della legalità. Quando diventa impossibile dare esecuzione ad una sentenza del TAR perché un altro tribunale con un comportamento omissivo la rende impossibile siamo alla frutta. Nessuno è più tutelato e per il cittadino cessa il dovere di rispettare le leggi. Qui non si tratta di chi ha vinto e di chi ha perso, è che diventa impossibile far funzionare il sistema.
La Politica reatina dimostri dignità e schiena diritta, i rappresentanti in Consiglio Comunale producano una denuncia unitaria alla Procura generale presso la Cassazione chiedendo la punizione di chi ha deciso la distruzione prima dei termini di legge e non ha vigilato sapendo che era pendente un ricorso al TAR del Lazio.
Dimostrino volontà di difendere lo Stato contro coloro stessi che lo boicottano dall’interno che dimostrano di essere peggiori dei tanto vituperati politici.
Difatti, quanto accaduto determinerà un sospetto perenne da parte di coloro che ne usciranno sconfitti, il tutto alimentato da mesi di contrapposizione di “sotto-politica” che l’Associazione NOME Officina Politica ha più volte denunciato, profeta della squalificazione della città nei futuri rapporti istituzionali e della precaria gestione dell’Amministrazione pubblica.
Come facciamo, oggi, a esprimere concetti come “abbiamo piena fiducia nella magistratura”? Non siamo ipocriti né scemi. C’è chi, all’interno di un Tribunale dello Stato, ha distrutto le schede, o spontaneamente o su indicazione di qualcuno.
Nessuna presa di posizione per Cicchetti o Petrangeli ma richiesta di una profonda riflessione da parte di tutti e a tutti i livelli per fermarsi un attimo e per raddrizzare la barra della legalità e della responsabilità istituzionale affinché la vita democratica e la serenità della cittadinanza sia ristabilita a pieno titolo. Qui si va verso una pericolosa deriva e NOME Officina Politica fa un appello a tutte le forze sane e alle teste pensanti della città di maturare una posizione forte nei confronti di questa vergognosa pagina.
È questo il momento per distinguersi dalla politica eletta a chiacchiericcio locale. Difendiamo la Repubblica e le sue istituzioni. È ora di tirare fuori le palle e lasciare le chiacchiere ai soliti pavidi.”
Nome Officina Politica