Trattamento infarto miocardico acuto, cardiologia ed emodinamica del de Lellis tra i primi del Lazio

L’Unità di Cardiologia dell’Ospedale de’ Lellis diretta dal dottor Paolo Domenico Massoli, nel 2017 si è distinta nei settori della Degenza, Ambulatorio, Elettrostimolazione ed Emodinamica, risultando tra le prime tre Cardiologie ed Emodinamiche del Lazio per la tempestività nel trattamento dell’infarto miocardico acuto.
Sul fronte dell’attività di reparto, le dimissioni effettuate nell’anno appena trascorso sono state rappresentate da 970 ricoveri ordinari, 104 Day Hospital e 48 pacchetti ambulatoriali complessi.
Rilevanti i dati relativi all’attività ambulatoriale: Oltre 9 mila Elettrocardiogrammi, 2782 Visite specialistiche, 3659 Ecocardiogrammi, 1510 controlli di Pacemaker, 1435 Holter cardiaci eseguiti nelle 24 ore, 642 Test Ergometrici, 4 Tilt Test (esame diagnostico che permette di monitorare la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa).
Fiore all’occhiello dell’Unità operativa è l’Emodinamica: Si tratta di un Servizio fondamentale nel garantire la bassa mortalità per infarto miocardico. Secondo i dati 2017 elaborati dal Programma Regionale di Valutazione degli Esiti degli Interventi Sanitari (P.RE.VAL.E), il tasso di mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto, per l’Ospedale di Rieti, è risultato quasi la metà della media regionale (4,6% contro l’8%). Il volume dei pazienti con infarto miocardico trattati sono stati 271 (di cui 104 STEMI e 167 NSTEMI con o senza vascolarizzazione): Un dato che risponde alla quasi totalità delle esigenze di presa in carico territoriale della patologia. Il volume globale di attività dell’Emodinamica ha raggiunto il ragguardevole numero di 689 procedure: 314 le angioplastiche coronariche eseguite, di cui 78 primarie.
Trend in continua crescita anche nel settore dell’elettrostimolazione con l’attivazione di 404 procedure di cui 301 impianti di pacemaker e 103 sostituzioni di dispositivi.
La Direzione Aziendale della Asl di Rieti, in un’ottica di potenziamento ed efficientamento della Struttura, sta valutando l’avvio di percorsi in grado di trattare le stenosi valvolari aortiche severe e le stenosi coronariche complesse e l’attivazione di ambulatori dedicati alla cardiopatia ischemica e alla aritmologia, in grado di migliorare ulteriormente la gestione dei pazienti dopo le dimissioni dal reparto.