Terremoto di L’Aquila, prescrizione del reato per l’incidente al vigile del fuoco Bianchetti

Il 20 maggio 2009 alle ore 11.30 presso Piazza Duomo, L’Aquila, durante le operazioni di intervento per la stabilizzazione dei resti della cupola della chiesa delle Anime Sante, il vigile del fuoco Pierluigi Bianchetti del comando di Rieti, precipitava da un’altezza di circa 11 metri per la cessione strutturale dell’impalcatura sulla quale era ancorato. Considerate le sue condizioni di incoscienza venne immediatamente soccorso e trasportato in elicottero all’ospedale di Teramo dove vennero riscontrate trauma contusivo cranio, ferita penetrante labbro inferiore, frattura polso sinistro, ferita lacero contusa regione frontale sinistra, ferita lacero contusa ginocchio sinistro con prognosi di 25 giorni. Nonostante le sue condizioni anche di stato confusionale, fu frettolosamente dimesso. A distanza di sei anni su richiesta dell’avvocato Cinzia Casciani della parte lesa, considerato il silenzio dell’Amministrazione, chiede alla Procura del tribunale dell’Aquila di accertare le responsabilità dell’incidente.
In data 10 novembre 2015 vengono rinviati in giudizio LUCIANO MARCHETTI, Commissario straordinario dei beni architettonici e direttore dei lavori per l’amministrazione committente e progettista della struttura metallica con articolazioni da posizionare nella cupola. SILVIO BENEDETTI, vigile del fuoco del Comando provinciale di Roma e Caposquadra esperto SAF (soccorso alpino fluviale) nella qualità di preposto dell’Amministrazione, datore di lavoro dell’infortunato e coordinatore dei lavori di assemblaggio e di posizionamento della struttura. GAETANO ALESSI, nella qualità di legale rappresentante della ditta “AICI di Alessi & Cinelli Snc” incaricata della realizzazione e fornitura a piè d’opera delle strutture metalliche.
Luciano Marchetti, Silvio Benedetti e Gaetano Alessi, vengono invitati a comparire davanti al giudice presso il tribunale dell’Aquila, per colpa in negligenza, imperizia e in violazione delle norme in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro. Ma le lungaggini burocratiche e la cronica lentezza della giustizia italiana ha archiviato il caso per prescrizione. Infatti nell’udienza del 10 gennaio 2017 tenutasi presso il tribunale de L’Aquila, il giudice ha emesso la sentenza di non luogo a procedere nei confronti degli imputati per intervenuta prescrizione.
Altro esempio di perdita di fiducia nel sistema giudiziario che non rende giustizia a colui che ha rischiato e rischia ancora la vita per soccorrere chi è in difficoltà come il vigile del fuoco Pierluigi Bianchetti, tuttora impegnato con grande senso del dovere nelle zone terremotate di Amatrice e Accumoli.
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