L’ultima volta che Rietinvetrina parlò delle casette MAPRE (moduli abitativi provvisori d’emergenza) fu a causa del cedimento del tetto di una di esse dopo un violento temporale. (LEGGI). Oggi purtroppo torniamo a parlare delle abitazioni provvisorie messe a disposizione dalla Regione Lazio per un altro fastidioso sconveniente per chi vi è costretto ad abitarci.
Nella notte tra lunedì 27 novembre e martedì 28 nelle zone terremotate di Scai di Amatrice e Collicelle di Cittareale il termometro è sceso fino a toccare i -8° centigradi e quelle che dovrebbero essere case sì provvisorie, ma comunque calde e sufficientemente confortevoli, si stanno rivelando essere degli iglù.
Infatti se all’esterno ghiaccia e la temperatura arriva fino a -8°c, anche all’interno non è da meno, il ghiaccio si forma e si accumula nei vetri dentro le abitazioni, i riscaldamenti che funzionano se non a tratti perché si bloccano e di conseguenza le famiglie terremotate sono costrette a vivere col cappotto.
Come si può vedere dalle foto e dal video, c’è chi è costretto ad eliminare il ghiaccio così come si fa con i parabrezza delle automobili.
Non è ammissibile che dopo il danno ci sia anche la beffa per chi ha perso tutto!
