Terminillo, Pariboni e Munalli: sovvertiremo il no della regione

“Riteniamo doveroso intervenire relativamente allo stato del procedimento sul progetto comprensoriale del Terminillo per porre fine ad una polemica politica che rischia di sconfinare in una strumentalizzazione che potrebbe comprometterne l’esito positivo su cui tutti noi, come territorio e filiera istituzionale stiamo lavorando con convinzione.
Tutti conosciamo la vincolistica presente (Sic e Zps) sul massiccio del Terminillo dovuta alla cura e all’interesse alla conservazione delle peculiarità ambientali che comunità locali ed istituzioni hanno voluto garantire non facendo i conti con i limiti che questi vincoli avrebbero comportato per le opportunità di sviluppo del comprensorio che, necessariamente, non potranno più convergere verso propositi astrattamente espansionistici ma coniugarsi con quanto la norma di tutela rende ammissibili o meno.
Tutti sappiamo, perché dichiarato dai nostri stessi valutatori all’interno dello studio di incidenza propedeutico presentato all’esame degli uffici regionali, che l’incidenza sugli habitat tutelati del progetto comprensoriale, in questa fase del procedimento, è stata, a torto o a ragione, giudicata “elevata”.
Ed è sul giudizio degli stessi valutatori e tecnici del progetto comprensoriale che si misureranno le fasi successive del procedimento che vede appunto attivarsi una fase di “contradditorio” che possa veder maturarsi “alternative progettuali” che possano garantirne la minima incidenza anche sugli habitat e gli ecosistemi ambientali anche per evitare incorrere in sanzioni da parte dell’Unione europea, queste si che comprometterebbero in forma definitiva la realizzazione delle opere previste.
Oggi ci troviamo in presenza di un progetto definitivo che ha già superato vari livelli di autorizzazioni e di nulla osta da parte delle istituzione e degli enti che, a vario titolo, partecipano alla Conferenza dei Servizi che la Provincia di Rieti ha istituito per poter passare al progetto esecutivo. Questo ci fa ben sperare nella positiva conclusione delle fasi successive di un giudizio che per quanto riguarda l’incidenza sugli Habitat oggi risulta negativo ma che confidiamo di poter sovvertire con il conforto degli esperti naturalisti che collaborano al progetto e che ci hanno rassicurato in ordine sia a tempi che al risultato.
Avere l’approvazione “in tasca”, senza guardare alla complessità del progetto così come è stato prodotto agli uffici regionali ma chiedendo alla “politica” di imporsi sui giudizi dei dirigenti e dei funzionari a questo deputati e sui quali si assumono le proprie responsabilità, è una modalità che non rientra nelle corde della nostra cultura istituzionale.
Vigileremo comunque che la formazione dei pareri sul progetto avvenga nel rispetto della norma e sia sempre sostenuta da concretezza e oggettività perché è questo che e la comunità chiede alle istituzioni che la rappresentano”.
E’ quanto dichiarano il vicesindaco Emanuela Pariboni e il consigliere con delega al Terminillo Simone Munalli.