Tares, Uil: nessuna mistificazione, calcoli fatti sulla base dei dati del Comune

Paolucci Uil Rieti

“L’inserimento di Rieti tra le 10 città che hanno fatto registrare gli aumenti della Tares più alti, non è una “mistificazione” della realtà, come il sindaco l’ha definito in un suo commento su facebook. Molto più semplicemente, è il risultato di un banale ed elementare calcolo fatto sulla base di ciò che è stato deliberato in Consiglio comunale lo scorso mese di giugno. Non so, poi, dove Petrangeli abbia inserito l’esenzione per le famiglie con redditi inferiori a 15mila euro, visto che dalle determine pubblicate questo provvedimento non risulta”.
Il Segretario Generale provinciale della Uil di Rieti, Alberto Paolucci, rispedisce al mittente le accuse del sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, che aveva contestato i dati diffusi dall’osservatorio nazionale della Uil sulle tariffe della Tares in 90 città capoluogo d’Italia.
“Ciò che è fuorviante – aggiunge Paolucci – è la dichiarazione del primo cittadino. Lui parla di Stato che usa i comuni come esattori. Gli vorrei far notare che la parte statale incide per il 30% dell’importo, mentre il restante 70% della cifra riguarda lo smaltimento dei rifiuti. Per essere ancora più chiari, allego al sindaco la tabella pubblicata dal Comune e i sistemi di calcolo che sono stati utilizzati dalla Uil”.

I conti della Uil sono stati fatti in base all’allegato alla delibera del Consiglio Comunale del 18 giugno scorso:
uil_tabelle_tares_comune_di_rieti

In base a queste tariffe deliberate una famiglia di 4 componenti e 80 mq. ai fini TARES (80% superficie calpestabile), dovrà pagare al Comune di Rieti 0,55 euro al mq. (44 euro), più 303,47 euro per i componenti il nucleo familiare: totale 347,47, a fronte dei 191,23 euro (compreso il 10% delle Addizionali Comunali EX ECA). A questi importi va aggiunto per la TARES il tributo provinciale ambientale (5%), che ammonta a 17,37 euro e 24 euro di addizionale allo Stato (30 centesimi al mq.) per un totale di TARES di 388,84 euro e 200,80 di TARSU Per una famiglia di 2 componenti e 80 mq. il calcolo è presto fatto: al Comune 247,69 euro a fronte  dei 191,23 euro dello scorso anno, più le Addizionali: TARES 284,07 euro a fronte dei 200,80 euro dello scorso anno.
Come si evince, quindi l’aumento non è soltanto per il costo dell’Addizionale Statale dei 30 centesimi al mq., ma anche per la copertura del costo del servizio.
“Il nostro sindaco – conclude Paolucci – non ha mai avviato un confronto con i sindacati, di nessun tipo e su nessun tema. Con chi ha concordato o con chi si è confrontato per stabilire tariffe ed eventuali esenzioni? Lo ha deciso da solo o ne ha parlato solo con alcuni? Dov’è quella trasparenza e partecipazione di cui parlava appena un anno e mezzo fa e di cui si riempiva la bocca in campagna elettorale? C’è anche un altro aspetto che non è stato preso in considerazione. I comuni dovevano comunicare ai contribuenti le eventuali revisioni delle metrature delle abitazioni, per il conteggio reale dei metri calpestabili sui quali pagare la Tares. A quanto ci risulta, il Comune di Rieti non ha provveduto a fare questo adeguamento. Così, oggi, i reatini pagano le tasse sui vecchi parametri. Su questo aspetto, siamo pronti ad avviare un’azione legale. Vorremmo che il sindaco ci convocasse per discutere di aspetti importanti legati alla vita della nostra città. Sulla Tares siamo convinti di ciò che abbiamo denunciato. In ogni caso, saranno gli stessi cittadini a valutare l’azione governativa semplicemente confrontando le bollette che arriveranno a casa in questi giorni con quelle degli anni scorsi. Anche su questo tema, la Uil ribadisce la propria disponibilità ad un confronto civile e democratico per risolvere tutti i problemi”.