SVOLTA QUESTA MATTINA LA GIORNATA PROVINCIALE DELLA STORIA

Provincia di Rieti

Questa mattina presso la sala consiliare della Provincia di Rieti, gremitissima di studenti, si è svolta la Giornata Provinciale della Storia.

Dopo l’introduzione del consigliere provinciale delegato alle Politiche culturali e all’Università, docente di Storia contemporanea presso l’Università di Roma Tre, Domenico Scacchi,  hanno tenuto due lezioni magistrali il professor Luca Baldissara, docente di Storia contemporanea presso l’Università di Pisa, e  il professor Federico Romero, docente di Storia dell’America del Nord presso l’Università degli studi di Firenze.

Il professor Baldissara, nella sua lezione “Crisi di regime e crisi di sistema. Questioni storiche  e nodi irrisolti nel crollo del fascismo e nella tradizione alla democrazia”, ha evidenziato le radici, anche culturali, della crisi del Fascismo che esplose all’inizio del 1943 e che porterà al crollo del regime e all’arresto di Mussolini il 25 luglio dello stesso anno.

In questo contesto, attraverso la vicenda della Resistenza e della liberazione dell’Italia, il professor Baldissara ha poi collocato la nascita del nuovo sistema politico che si è definitivamente affermato con la scelta repubblicana e l’adozione della Costituzione.

Nella sua lezione “La Guerra fredda, dalle origini al crollo del Muro: crisi od opportunità per l’Italia?”,  il professor Romero ha invece affrontato le origini della Guerra fredda e la scelta della collocazione italiana all’inteno del campo occidentale, mettendo in evidenza come l’esistenza di un dissenso verso tale scelta abbia pesato nella vicenda politica italiana.
Al contempo il professor Romero ha esplicitato quanto la scelta occidentale abbia consentito all’Italia una fase di crescita economica  basata sull’esistenza di un mercato libero nel quale il Paese ha potuto muoversi superando  i vecchi orizzonti dell’area balcanica e mediterranea.

“Questa Giornata provinciale della Storia – ha affermato il professor Scacchi al termine dei lavori – ha certamente dimostrato di essere un’iniziativa utile, non solo come momento di acquisizione di una più approfondita conoscenza storica dei temi trattati, ma anche come momento di riflessione critica e problematica. Il successo registrato – ha concluso il consigliere provinciale delegato alle Politiche Culturali – favorirà sicuramente il prosieguo di tali iniziative che verranno proposte anche ad un pubblico non solo in età scolare”.