Sit-in Vigili del Fuoco del Conapo davanti alla Prefettura di Rieti

Più volte i Vigili del Fuoco italiani sono risultati primi nelle rilevazioni di gradimento, ovvero i piu’ amati dai cittadini Italiani. E piu’ volte lo ha certificato anche l’ ISTAT. Ma a questo non è stata mai corrisposta altrettanta stima da parte della politica, che si fa bella con i nostri eroismi nelle emergenze ma che si dimentica di noi sistematicamente.
Basta infatti consultare i dati sulle retribuzioni dei Corpi dello Stato (anche questi pubblicati dall’ ISTAT) per verificare che i Vigili del Fuoco sono il corpo meno retribuito tra tutti, e di gran lunga ! Oltre 300 euro in meno ogni mese e nessun riconoscimento pensionistico per i servizi operativi, a fronte di un analogo, e a volte superiore, rischio lavorativo. A ciò si aggiunga la grave carenza di personale (mancano circa 3000 vigili del fuoco in Italia su un organico di 30 mila), solo nella nostra provincia a più di un anno dall’apertura del distaccamento di Poggio Mirteto non è stato ancora risolto il grave problema degli organici previsti (capi squadra) necessari per renderlo utonomo dal punto di vista operativo, ricorrendo a continui rimpiazzi con sperpero di denaro, l’età media del personale è di circa 48 anni, troppo elevata e poco compatibile con la prestanza richiesta e un numero di infortuni crescente. Il personale è fortemente demotivato !
E’ quindi evidente che le Istituzioni e i politici non hanno mai riconosciuto ai Vigili del Fuoco quello che reputiamo il minimo doveroso riconoscimento per l’abnegazione dimostrata, ovvero la parità di trattamento retributivo e pensionistico con gli altri corpi dello stato ad ordinamento civile, relegandoci a corpo di serie B! Eppure chiedere parità di trattamento non è avanzare pretese o chiedere privilegi!
Mercoledi 18 maggio 2016, dalle ore 11 alle ore 12, Sit-in dei Vigili del Fuoco del Conapo davanti alla Prefettura di Rieti
Il CONAPO, il Sindacato Autonomo dei Vigili del Fuoco promotore dell’ iniziativa, fa appello al Sig. Presidente della Repubblica, al Governo, alle Istituzioni tutte e ai politici di qualsiasi colore per trovare soluzione a questi problemi.
Siamo fermamente convinti che oggi le risorse finanziarie occorrenti si possono trovare senza “mettere le mani in tasca agli Italiani” mediante riforme che tagliano i veri sprechi della cosa pubblica e non gli apparati della sicurezza .
Chiediamo di essere ascoltati dal Governo e che si apra un tavolo per questo!