Mercoledì 5 ottobre, il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, sarà in mattinata ad Amatrice per poi tenere, a partire dalle 15 a Rieti, una seduta straordinaria del Consiglio alla quale parteciperanno rappresentanti degli Ordini provinciali di Ascoli Piceno, Fermo, L’Aquila, Macerata, Perugia, Rieti, Teramo e Terni.
Amatrice, unitamente agli altri territori colpiti dal recente sisma, segna, secondo il presidente Giuseppe Cappochin, “un punto di non ritorno nell’approccio alla ricostruzione. Serve, infatti, un grande sforzo collettivo, ma serve, soprattutto allagare lo sguardo alla città del futuro, mettendo la persona al centro di un grande progetto strutturale che rivoluzioni il Paese. Sarà un piano lungo decenni – come è nello spirito del piano Casa Italia – che solo progetti di qualità espressioni di concorsi di architettura possono garantire e che devono necessariamente essere accompagnati da procedure all’insegna della massima trasparenza e della necessaria semplificazione, ma assolutamente non meno rigorose”.
Per Walter Baricchi, coordinatore del Dipartimento Cooperazione, Solidarietà e Protezione Civile del Consiglio Nazionale, “Amatrice deve essere anche il simbolo di un nuovo modello di approccio alla ricostruzione da parte di tutti professionisti che vi prendono parte ciascuno nella peculiarità delle proprie competenze.