Sisma, il cuore di POSTA batte ancora – Intervista al sindaco Serenella Clarice

Prosegue il viaggio di Rietinvetrina.it nei comuni della provincia di Rieti colpiti dal sisma. Dopo l’intervista alla presidente della Pro Loco di Borbona (LEGGI), oggi è la volta di Posta, con l’intervista al sindaco Serenella Clarice, la quale, tra un impegno e l’altro, si è dedicata alla nostre domande, facendoci conoscere un lato del post sisma a Posta che a sette mesi dal terremoto del 24 agosto lascia molto perplessi.
Stiamo parlando della lentezza burocratica che costringe l’Amministrazione comunale a non potersi muovere per ricreare un ambiente a misura d’uomo.
“Dopo il sisma del 30 ottobre – commenta il sindaco Serenella Clarice – quattro attività commerciale sono state costrette a chiudere i battenti, a queste se n’è aggiunta un’altra dopo il sisma di gennaio 2017. Sono ferme, la saracinesca abbassata e i titolari che purtroppo non possono svolgere regolarmente il loro lavoro. Le attività in questione si trovano quattro a Posta (un bar, un geometra e due parrucchiere) ed una a Bacugno (bar). Siamo in attesa dell’installazione di casette SAE, per garantire appunto la continuità lavorativa, in un terreno che ci ha fornito momentaneamente l’ANAS. I lavori sono fermi perchè ancora non sono state create le piattaforme, una di 15 mq. e una di 32 mq. A tal proposito ho preparato una lettera affinchè i nostri tecnici possano avere l’ok per effettuare gli ultimi controlli previsti, in modo da accelerare le procedure.”
Ancora una volta la burocrazia è il muro contro il quale tutti ci scontriamo e confrontiamo, anche in situazioni di emergenza come quelle del sisma e del post terremoto.
“Se non riusciamo a riaprire le attività commerciali chiuse entreremo in fase di morte. La mancanza di lavoro, unita all’impossibilità di utilizzare il 50 % delle abitazioni, danneggiate a vari livelli, non permettono a Posta di tornare a camminare con le proprie gambe. Fortunatamente la paura sta scomparendo dalla mente dei miei concittadini. Questa calma che sembrerebbe essersi stabilizzata nel nostro territorio ha fatto sì che la testa potesse cambiare rotta e concentrarsi sulla ricostruzione. E di questo ne sono molto felice.”
La paura che lascia spazio al lavoro e alla speranza. Da questo snodo bisogna ripartire, perche il desiderio di rivivere Posta nel suo splendore è la forza che muove gli abitanti del borgo e tutti coloro andavano a visitarla. I punti cardine della ripartenza sono dare il via alle attività commerciali ora ferme, ristrutturare in tempi brevi le abitazioni danneggiate e riportare le persone a Posta anche grazie alle feste tradizionali.
“Abbiamo presentato un programma dettagliato alla Regione Lazio sugli eventi che vogliamo realizzare – prosegue il sindaco Clarice. Come gli altri anni faremo le nostre feste patronali dedicate ai Santi, daremo vita a mostre, fiere, sagre e ad eventi sportivi. La nostra terra vive di turismo, lavoro e passione.”
Posta, con i suoi 715 abitanti, respira lo stesso ossigeno di chi la ama e toglierle le persone che da sempre la frequentano, significherebbe condannarla a morte.
Ora c’è davvero bisogno di tendere la mano a Posta, una mano forte e capace di rialzare il paese.
“Voglio dedicare un messaggio a tutti i lettori di Rietinvetrina e a tutti coloro i quali conoscono Posta.  Dico loro che li aspettiamo, vogliamo fargli rivivere il paese che conoscevano. Abbiamo la voglia di farlo perché Posta merita rispetto e affetto. Abbiamo anche la speranza che tante persone accoglieranno il nostro invito e che ci daranno una mano per ristabilizzarci. Guardiamo al domani, basta voltarsi indietro. Occhi al futuro.” Conclude il sindaco Serenella Clarice.
Non possiamo e non dobbiamo girarci dall’altra parte. Il cuore del quale ci ha parlato il sindaco Serenella Clarice dobbiamo ascoltarlo da vicino, mettendo il nostro orecchio sul petto di un paese che va fiero delle sue ricchezze naturalistiche ed umane. Perché un cuore che batte è un cuore vivo!