Sindacati agli assessori Di Berardino e Manzella: Ripartire dall’accordo “Dall’emergenza allo sviluppo”

Anche le organizzazioni sindacali hanno partecipato all’incontro con gli assessori regionali Di Berardino e Manzella presso la Camera di Commercio di Rieti.

Per i sindacati è fondamentale ripartire dall’accordo sottoscritto con la Regione Lazio un anno fa (maggio 2017) “Dall’emergenza allo sviluppo” per la ricostruzione e la crescita dei comuni colpiti dal terremoto nonché dalla nota inviata al Presidente della Repubblica e sottoscritta da tutto il tessuto economico e politico reatino.

Rassumendo in modo assolutamente schematico:

INFRASTRUTTURE:
1) Raddoppio della via Salaria nel tratto che unisce Roma/Rieti, gestita dall’Anas, con la realizzazione di un sistema di quattro corsie. A tale impegno ha fatto seguito la dichiarazione, in conferenza stampa, proprio qui a Rieti dell’ex Ministro alle infrastrutture De Rio che aveva mostrato i vari lavori di intervento e comunicato che gli stessi avevano la copertura economica.

2) Completamento della Rieti/Torano per la connessione del territorio reatino con le arterie nazionali nell’asse nord della provincia di Rieti, definendo una volta per tutte il tracciato terminale che salvaguardi la località Casette ed i vincoli idrogeologici che insistono nella valle stessa;

3) Completamento della Rieti/Terni nel tratto di competenza del territorio reatino e la messa in sicurezza della galleria auspicandone una pronta riapertura;

4) Completamento e sistemazione della via Salaria tratto Antrodoco/Sigillo (svincolo di Micigliano);

5) Collegamento ferroviario senza scambio Rieti/Terni/Orte/Roma ascquisto treni bimodali.

SOSTEGNO AL REDDITO, TUTELA DEL LAVORO (Rieti area di crisi complessa), SVILUPPO:
1) Proseguire il tavolo per le politiche attive e passive del lavoro in riferimento agli ammortizzatori sociali in deroga quali ad esempio la mobilità e l’apertura di un tavolo “ad hoc” per la cassa integrazione (nota unitaria sindacati, CNA ed altri);

2) Mantenere la vocaione del Nucleo Industriale e dunque concentrare gli sforzi al fine di non procedere alla riconversione degli stessi in centri commerciali bonsì tendere al mantenimento degli stabili funzionali all’industria con un occhio di riguardo al settore farmaceutico che può trovare nel territorio interessanti sviluppi grazie soprattutto alla qualità dell’acqua;

3) Investire rispettando le vocazioni naturali del territorio (agricoltura, turismo ambientale).

SCUOLA E UNIVERSITÁ:
1) Nodo centrale è la permanenza dei giovani nel territorio e farne venire dei nuovi da tutto il territorio nazionale. A tal fine è fondamentale costruire un percorso con l’università (per esempio La Sapienza di Roma?) che veda il decentramento di alcune facoltà tecniche e confacenti al territorio: geologia, ingegneria edile e ambientale, architettura, scienze naturali, nonché il potenziamento delle facoltà sanitarie. Questo colmerebbe un devastante gap generazionale che vive il territorio nella fascia compresa tra i 19 ed i 30 anni oltre a tutte le implicazioni economico commerciali che comporterebbe alla nostra città.