Sembra un nuovo episodio del film “Don Camillo e L’Onorevole Peppone”

Se non fosse per la serietà della situazione, penserei che in questi giorni nella nostra città si stia girando un nuovo episodio del celebre film “Don Camillo e l’Onorevole Peppone”. Le scenette della politica e dintorni raccontate dalla stampa locale, sembrano essere estratte dai racconti di Guareschi, con una sola nota amara, infatti, quelle commedie tanto divertenti erano ambientate negli anni cinquanta. Mi verrebbe da dire che nella nostra città nulla è cambiato, a dichiararlo il Segretario Generale dell’Ugl di Rieti, Marco Palmerini.

“Nella nostra città prosegue incessante una sorta di diffidenza dell’attuale amministrazione nei confronti di coloro che da anni sono al servizio della macchina comunale – dichiara Palmerini – è assolutamente comprensibile che nuovi Amministratori vogliano contornarsi di persone di fiducia per realizzare il proprio programma politico, ma tutto ciò non deve in alcun modo ledere la dignità dei lavoratori che hanno sempre dimostrato capacità e competenza nell’assolvere il proprio lavoro al servizio della Comunità. Nella vicenda dei quattordici o forse ventuno volontari impiegati dal Comune di Rieti, raccontate in questi giorni dalla stampa locale, è proprio lo scarso rispetto dei dipendenti Comunali che nessuno ha inteso raccontare, ma tra i lavoratori di ruolo il malumore è crescente. E’ ovvio che se un ‘volontario’ svolge un lavoro nelle modalità rese note, sta forse in qualche modo assolvendo ad una mansione sottratta ad un dipendente dell’Ente. Chi spiega ai lavoratori di ruolo, continua il Sindacalista, il motivo per il quale si sono visti sottrarre e/o modificare alcune mansioni assegnate poi ai “volontari”? Dovrebbe forse, come faceva Don Camillo, rivolgersi a qualcuno guardando in alto nella speranza che una voce chiarisca loro cosa sta succedendo?”

“Solo un piccolo chiarimento di carattere tecnico va fatto – continua il Segretario Generale Ugl – i contratti di liberalità dichiarati dal Sindaco Petrangeli, previsti dall’art. 769 del codice Civile non consentono: lo stabile inserimento del lavoratore nell’organizzazione dell’Ente; alcun vincolo di subordinazione gerarchica; determinazione dell’orario di lavoro e sottoposizione al potere di controllo del datore di lavoro. A questo punto la domanda è: come possono assolvere determinate funzioni i “volontari/donatori” all’interno dell’Ente? Viste le esperienze fatte, sempre all’interno del Comune di Rieti, leggasi assunzioni presso i servizi sociali o nelle cooperative che svolgono servizi per conto del medesimo settore, non vorremmo che “i volontari” siano mossi dalla speranza di essere colti dallo stesso colpo di fortuna dei loro colleghi ex volontari. Su questo punto siamo sicuri che qualcuno li abbia informati sulle procedure concorsuali che regolamentano le assunzioni nella pubblica amministrazione, incluso il Comune di Rieti”.

“Personalmente – prosegue Palmerini – sono tra i sostenitori della rimozione del monumento in ricordo di colui che tentò di colpire con un estintore il carabiniere in servizio d’ordine pubblico, essendo tra gli assertori che la divisa, rappresentando lo Stato dovrebbe essere quindi destinataria del massimo rispetto. Alla richiesta di un documento d’identità, l’unica cosa da fare è mostrarlo. Chi sostiene che il Comandante Aragona sia uscito fuori dal suo ruolo è in errore. Se dovesse passare questo concetto da domani ognuno sarebbe legittimato ad opporre rifiuto alla richiesta d’identificazione, con ricadute negative sul diritto alla garanzia di sicurezza di ogni cittadino”.

“Per il bene della nostra città – conclude Palmerini – perseguire obiettivi di trasparenza e legalità non deve essere sinonimo di diffidenza e ripicche, come succedeva appunto tra “Don Camillo e l’Onorevole Peppone”, rischiando di perdere di vista lo scopo primario che deve avere questa amministrazione, ovvero quello di tirare fuori la città dalla profonda crisi economica, ragionando di progetti e interventi concreti e realizzabili, coinvolgendo tutti i dipendenti dell’Ente che sapranno dimostrare professionalità e competenza, anche se qualcuno ha dei dubbi al riguardo, fedeltà e lealtà”.