Scuole sicure Rieti, da tavolo tecnico richieste al Commissario Sisma

Si è tenuto ieri un incontro con il comitato Scuole sicure. Il confronto è divenuto occasione per operare una disamina dello stato in cui versano le procedure di adeguamento e di ricostruzione delle scuole, nonché quelle aventi ad oggetto l’accertamento del grado di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici reatini che l’amministrazione sta eseguendo in collaborazione con il Critevat.

All’esito del confronto le parti hanno convenuto sull’opportunità di istituire un tavolo tecnico permanente attorno al quale radunare i rappresentanti dell’amministrazione, delle famiglie e delle dirigenze scolastiche, in uno con i tecnici e gli esponenti degli organi preposti alla gestione della fase post – sisma, al fine di convogliarne le energie nell’opera di messa in sicurezza del territorio.

L’obiettivo, ugualmente condiviso dagli interlocutori, è quello di promuovere una collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti e interessati dalle e alle questioni sollevate dalla gestione dei processi di adeguamento e di ricostruzione del patrimonio edilizio, allo scopo di divulgare, pianificare e condividere il sisma bonus e le altre soluzioni ottimali per la riduzione del rischio sismico della città di Rieti, sia in ambito di edilizia pubblica (scuole e non solo) che di quella privata, nonché gli interventi da attuare in relazione alla comunicazione ed alla gestione di tale rischio.

Parimenti al tavolo tra amministrazione, comitati scuole e rappresentanze dei tecnici e delle dirigenze scolastiche si affida il compito di rafforzare e di suffragare al meglio talune richieste che il Comune di Rieti ha già avanzato all’indirizzo del Commissario al sisma e degli organi preposti alla gestione degli affari legati al terremoto, quali la fornitura di strutture modulari per la realizzazione di un insediamento scolastico a rischio zero nell’area comunale situata nel quartiere di Micioccoli, la facoltà di destinare alla costruzione di un nuovo edificio scolastico i finanziamenti ad oggi accordati o promessi per l’adeguamento di fabbricati vecchi e desueti, nonché la deroga a quelle procedure ordinarie che in tempi normali ingessano la ripresa dell’economia ed in tempi eccezionali, quali sono quelli dettati dal sisma, ritardano e talvolta inibiscono il compimento dei processi di messa in sicurezza del territorio”.