Scuola, definita la dotazione organica per le scuole della provincia di Rieti

Dopo l’incontro dell’8 maggio u.s. nel corso del quale si definirono gli organici per la scuola dell’infanzia e primaria, oggi 6 giugno tra lo SNALS-CONFSAL e l’Ufficio Scolastico Provinciale si è tenuta l’informativa riguardante gli altri due ordini di scuola (media e superiore).

La deroga concessa dalla Regione Lazio alla nostra Provincia, in gran parte compresa nel cosiddetto “cratere sismico”, come è noto, ha rinvianto qualsiasi processo di dimensionamento o accorpamento di scuole o istituti che non raggiungono più i parametri autorizzativi di legge (600 alunni o 400 per scuole montane).

Si ricorda che la nostra provincia ha avviato fin dalla fine degli anni ’90 un forte processo di dimensionamento attraverso la costituzione dei cosiddetti Istituti Comprensivi prima e Omnicomprensivi poi, in quest’ultimo caso con l’obiettivo, in buona parte realizzato, di arginare lo spopolamento di quei territori che guardano a province limitrofe per quanto riguarda opportunità lavorative e servizi (Amatrice – Borgorose e Magliano Sabina).

Tutto questo però non è bastato perché il fenomeno della denatalità, purtroppo, continua a manifestarsi nella nostra provincia, anche se attenuato rispetto allo scorso anno. Si registra per il prossimo a.s una diminuzione di alunni per la scuola secondaria di I grado -39 e per la scuola secondaria di II grado -95.

Nonostante ciò si avrà un consolidamento di organico di + 2 posti per la scuola media e + 19 per il II grado.

La dotazione organica complessiva, alla luce dei dati suindicati denota una tenuta della rete scolastica provinciale, segnando addirittura un leggero incremento della stessa favorito da una operazione di riequilibrio con la dotazione assegnata alla provincia di Roma. L’organico di diritto passa dai 1877 posti del 2017/2018 ai 1888 per il 2018/2019.

Con questi numeri l’Ufficio Scolastico Provinciale è in questi giorni impegnato nell’operazione di distribuzione delle dotazioni di organico nel difficile compito di evitare, il più possibile, le situazioni di sovrannumerarietà che sanno determinate da altri fattori.

Importante è mantenere in vita tutti i plessi , anche quelli sottodimensionati a rischio soppressione con un numero di alunni inferiore alla norma.

Secondo l’USR Lazio le scuole sottodimensionate, che hanno le dirigenze in reggenza, sono 9 su un totale di 29.

“La nostra proposta, – commentano dallo Snals – peraltro già avanzata in sede di Conferenza Provinciale sul dimensionamento prima e in quella regionale poi, riguardava l’individuazione non di un parametro valido per tutti in modo lineare ma utilizzandone uno medio regionale, con particolare attenzione ai territori montani evitando la costituzione di Istituti Comprensivi veri e non posticci quali quelli che più volte sono stati prospettati con accorpamenti oltre i limiti della sostenibilità.

Continuiamo a sostenere, ad esempio, per quelle realtà messe a durissima prova dai recenti eventi sismici l’uso di “una saggia lentezza” – almeno un quinquennio – nell’applicazione della norma per consentire un ripopolamento di quelle zone peraltro destinatarie di ingenti finanziamenti per la ricostruzione”.

Notizia di oggi riguarda la consegna dei lavori entro il 31 luglio del nuovo complesso scolastico di Amatrice.

A detta del Dirigente AT di Rieti, Dott. Lorenzini, è stato profuso ogni sforzo per mantenere l’assetto invariato consentendo la massima erogazione possibile del servizio scolastico indistintamente in tutta la provincia.

“Per lo SNALS è già un buon risultato mantenere attive tutte le realtà scolastiche che hanno subito un forte spopolamento anche a causa degli eventi sismici posizione questa sostenuta dal sindacato durante l’iter procedurale (Amm.ne Prov. e Regione Lazio) dove si è ribadita la necessità di una deroga pluriennale per favorire una rinascita dei nostri territori”.

Terminata la fase dell’organico di diritto, si dovrà insistere affinchè vengano ulteriormente potenziate le dotazioni organiche, soprattutto per quel che riguarda il sostegno, con posti nel cosiddetto organico di fatto per favorire quei necessari interventi per migliorare ulteriormente l’offerta formativa.

“Il nuovo dimensionamento della rete scolastica non è e non deve ridursi ad una semplice operazione amministrativa o addirittura ad operazioni costruite su opportunità o ambizioni personali, e neppure deve essere vissuta come una mera incombenza di riorganizzazione numerica che si traduca in un atto amministrativo. Non deve essere così : le scuole vanno coinvolte, la politica e le istituzioni devono farsi carico della complessità dei territori e devono mettere al centro un’idea di scuole al servizio dell’utenza e non di un numero da raggiungere; e, come prima misura occorre che si metta subito mano al riesame se necessario di quelle istituzioni scolastiche – “monstres”- che si sono costituite”.