Revisione straordinaria partecipate, PD: incompetenza o miope volontà politica?

Il tema del consiglio comunale sulla ricognizione delle società partecipate potrebbe sembrare ai più soltanto di interesse per gli addetti ai lavori, in realtà è molto importante per tutti i cittadini e per i servizi fondamentali che ai cittadini vengono erogati e per i quali pagano, tra i quali acqua e rifiuti urbani. È per questo che in questi sei mesi noi consiglieri di minoranza abbiamo più volte fatto presente in tutte le sedi opportune che la ricognizione delle partecipate era un atto fondamentale ed andava affrontato il prima possibile ma il nostro allarme è sempre caduto nel vuoto e nel vuoto è rimasto anche ieri in sede di discussione della stessa.
La ricognizione delle partecipate, infatti, oltre a contenere errori rilevanti e indubbiamente ravvisabili anche da parte dei meno esperti (sulla quota della partecipazione del Comune in ASM: 62% anzichè 60% , sulla tipologia di partecipata: ASM e SOGEA società in house…) riportava una omissione che definire grossolana è un eufemismo.
I DOCUMENTI
Tra le partecipate ricognite non è stata riportata la quotazione azionaria di partecipazione del Comune di Rieti in qualità di socio e pari al 22,8% nella società pubblica APS Spa cosiddetta in house e gestore unico dell’ATO3 di Rieti per i servizi idrici integrati, nonostante il Consiglio Comunale di Rieti con propria delibera n. 97 del 22/12/2014 ne abbia formalmente approvato la partecipazione adottando il relativo statuto, che in data 15/09/2015 il Comune di Rieti abbia partecipato alla costituzione della società per azioni sottoscrivendo il relativo atto e acquisendo a pieno titolo le quote azionarie del Capitale Sociale, che in data 20/12/2016 il Comune di Rieti abbia sottoscritto il relativo verbale di avvio delle procedure di acquisizione degli impianti comunali da parte della Società APS Spa gestore unico ATO3 e che abbia sottoscritto la Convenzione per lo svolgimento delle attività del servizio idrico integrato nella fase transitoria e preliminare alla piena operatività di Acqua Pubblica Sabina Spa tra Acqua Pubblica Sabina Spa e Sogea Spa, per il periodo 2016 e fino al 31/12/2017.
IL CONSIGLIO COMUNALE
E’ stato evidente fin dall’inizio della seduta l’imbarazzo dei consiglieri di maggioranza nell’ approvare una delibera che oltre che errata e carente, ravvisava evidenti profili di illegittimità, sui quali il silenzio della Dirigente e il balbettio del Segretario oltre che imbarazzanti sono stati davvero inquietanti, considerato il ruolo di garanzia che dovrebbero svolgere sul corretto andamento degli iter amministrativi.
E se la minoranza ha provato in tutti i modi a riportare nei binari della legittimità e della ragionevolezza una discussione palesemente fuorviata dagli interventi di chi ha voluto fare una difesa d’ufficio dell’indifendibile, la giunta non si è mostrata altrettanto attenta e responsabile tanto da costringere i consiglieri in nome dell’urgenza ad approvare una delibera palesemente sbagliata, tanto da richiedere un intervento correttivo, già annunciato, nel prossimo consiglio Comunale.
I consiglieri comunali di minoranza non essendo stata accolta la richiesta di rinvio hanno ovviamente votato contro ritenendo l’atto illegittimo con probabili quanto possibili conseguenti danni erariali, a garanzia di tutti hanno chiesto di allegare la propria dichiarazione di voto alla delibera e la trasmissione di tutti gli atti prodotti al MEF (Ministero dell’economia e delle finanze) ed alla Corte dei Conti sezione Regione Lazio per le relative valutazioni di competenza.
Ieri abbiamo avuto la dimostrazione di una maggioranza incapace di mettere in campo strategie, capace però di portare avanti e difendere atti di dubbia legittimità, irrispettosa nei confronti di chi li deve votare e della cittadinanza che deve subirne gli effetti.
Una maggioranza che, nonostante abbia riconosciuto di aver fatto un gran pasticcio, ha deciso di votare un atto fatto male e palesemente illegittimo, con il benestare di chi dovrebbe garantire la legittimità dell’azione amministrativa.
La cosa che ci sorprende ancor di più è che l’Assessore Cascioli, oggi, continua a difendere, con le sue solite modalità umili e garbate, il suo lavoro, bocciato dalla minoranza e anche dai suoi colleghi di maggioranza, ma si sa la modestia è compagna del sapere, ed in assenza di quest’ultimo non si può pretendere troppo. E questo è solo l’inizio…