PRECISAZIONE DEL CONSORZIO AGRARIO INTERPROVINCIALE RIETI-TERNI

Natura a Rieti

In merito alla nota diffusa ieri dalla dal Pdl di Rieti si ritiene di dover precisare quanto di seguito.

La procedura attraverso la quale il Commissario Liquidatore è arrivato alla pubblicazione di un “invito ad offrire” di beni mobili e beni immobili  è avvenuta secondo l’iter previsto dalla legge: Delibera Commissariale, convocazione del Comitato di Sorveglianza del Consorzio Agrario Interprovinciale di Rieti e Terni con conseguente sottoposizione della stessa, acquisizione del parere favorevole da parte del Comitato, richiesta di autorizzazione all’esecuzione della delibera (con perizia e testo dell’invito ) al Ministero dello Sviluppo Economico, autorizzazione ricevuta con indicazione della pubblicità da dare all’invito.

Il pagamento dei crediti degli agricoltori, che in alternativa non sarebbero stati soddisfatti di fronte al termine ex lege della fine dell’esercizio provvisorio al 30 Settembre 2009 ( legge n. 99 del  23/07/2009 art.9)  di  una Liquidazione che va avanti in maniera cancerogena dal 1991, è garantito da tale procedura.
Si ricorda inoltre, così come più volte evidenziato e così come è previsto nell’invito ad offrire, che i Consorzi Agrari limitrofi hanno diritto di prelazione (art.6 legge 410/1999)  da poter esercitare dopo il termine del 9 dicembre c.m. rispetto ad altre eventuali offerte pervenute presso il Consorzio Agrario.

La grave situazione dell’agricoltura e le conseguenze nei confronti delle aziende operanti in questo settore è sotto gli occhi di tutti e chi ha avuto modo di occuparsi del Consorzio Agrario Interprovinciale di Rieti e Terni ben conosce.

Ciò nonostante la frase precedente può essere ribaltata e mantenere tutta la sua evidenza: chi ha avuto modo di occuparsi del settore agricolo in questo territorio ben conosce la grave situazione in cui versa da molti anni il Consorzio Agrario Interprovinciale di Rieti e Terni.

Per quanto poi concerne il caso specifico del Reatino vorrei sottolineare che i crediti vantati dalle aziende nei confronti del Consorzio sono di soli di  5.071,96 euro rispetto ai circa  120  mila euro che il Consorzio deve riscuotere dalle aziende reatine.

Credo che questi due semplici dati dimostrino come l’operato del commissario liquidatore, al di là di tentativi di strumentalizzazione politica,  sia stato tutt’altro che guidato da “logiche aziendaliste e personaliste”, il Consorzio infatti, per quanto nelle sue possibilità,  è stato strumento di sostegno finanziario per l’agricoltura reatina.