Post-sisma, prorogata la scadenza per richiedere la verifica di agibilità

A seguito degli ulteriori eventi sismici registrati il 18 gennaio, si rende necessario aggiornare alcune indicazioni in merito alle modalità e al termine per la presentazione delle istanze di sopralluogo.
Nello specifico si fa riferimento ai Comuni di seguito elencati nei quali il risentimento al sito risulta superiore ai precedenti eventi e tale da poter aver procurato un aggravamento del quadro di danneggiamento dei manufatti interessati precedentemente senza danni o con danni lievi: Montereale, Capitignano, Campotosto, Pizzoli, Barete, Cagnano Amiterno, Scoppito, in provincia di L’Aquila, Antrodoco e Borbona, in provincia di Rieti oltre ad Amatrice (RI), Accumoli (RI), e Arquata (AP).
Tali Comuni, qualora non già presenti nella lista dei Comuni indicati di Area 1 nella circolare UC/TERAG16/73056 DEL 28/12/2016, ai soli fini della gestione dei sopralluoghi di agibilità, sono ad essi equiparati.
L’elenco sopra riportato è, perciò, finalizzato esclusivamente ad individuare l’ulteriore perimetro all’interno del quale, in via prioritaria, sarà concentrata l’attività di rilevamento per le finalità di gestione dell’emergenza.
Per i suddetti comuni la scadenza per la richiesta di primo sopralluogo o revisione di un precedente sopralluogo con scheda Fast con esito utilizzabile o scheda Aedes con esito A è prorogata alla data del 28 febbraio p.v. (fa fede la data di protocollo) ed è sufficiente l’istanza semplice di sopralluogo (modello IPP).
Per gli altri Comuni al di fuori di tale elenco, l’istanza di primo sopralluogo deve essere accompagnata da perizia asseverata e comunque presentata entro la data del 28 febbraio (fa fede la data di protocollo).
Le richieste di revisione di un precedente sopralluogo Aedes con esito di inagibilità, sia nei Comuni sovraindicati che negli altri, seguono le procedure già indicate nella circolare prot. UC/TERAG16/73056 del 28/12/2016.
Si invitano codesti centri di coordinamento regionali a veicolare l’informativa agli Enti locali, e ad effettuare, d’intesa con la scrivente Dicomac, un efficace monitoraggio ai fini della corretta applicazione della procedura.