Parcheggio de Lellis, Nome Officina Politica: “Consegnata petizione al Consorzio”

Nella giornata di mercoledi 16 maggio nell’aula consiliare del Comune di Rieti si è tenuto un incontro organizzato da Nome Officina Politica per discutere sul tema parcheggio ospedale de Lellis, viabilità e sicurezza.

“Siamo qui per ribadire una situazione di pericolo incombente presso l’ospedale de Lellis, perché la concessione da parte di AJ Mobilità o del Consorzio per due-tre mesi di ridurre il costo del parcheggio ad 1 euro al giorno, con la preghiera agli utenti di utilizzare il parcheggio a pagamento, è la spia della situazione di pericolo che già c’è su via di Fazio e che potrà esplodere nel momento in cui si inizieranno i lavori per la rotatoria. Si lasci dire la superficialità e l’approssimazione con cui si sta affrontando la vicenda sicurezza, a partire dalla questione new jersey e cordoli.”

Nome Officina Politica vuole che la città e la politica, si riappropri di un senso di dignità collettiva, non subisca supinamente un’opera di interesse pubblico che non ha coinvolto in alcuna maniera la pubblica opinione. “E non si dica: Eh, ma la questione del parcheggio viene da lontano, chi doveva sapere sapeva” proseguono da Nome Officina.

“Siamo – commenta Nome Officina Politica – qui perché rivendichiamo, come elettori, un ruolo di indirizzo civico, ed è necessario che la politica torni ad essere responsabile verso i cittadini delle scelte di governo del territorio. Perché ciò di cui si discute non è solo un parcheggio, ma rappresenta il futuro dei servizi sanitari, un pezzo fondamentale dell’assetto urbanistico della città. Siamo qui perché crediamo in un ruolo della amministrazione pubblica a servizio della collettività, non il contrario. Vogliamo,anzi, pretendiamo, che il Comune di Rieti si faccia parte attiva per la immediata messa a disposizione, con assunzione di tutti i relativi costi, della documentazione per comprendere tutti i passaggi di questa vicenda, che ancora risulta un puzzle incompleto all’opinione pubblica e  incredibile politica stessa.

Siamo qui perché abbiamo atteso settimane che da questa aula venisse posto in maniera incisiva il problema politico dei rapporti economici tra il Consorzio Industriale e la città di Rieti, che coinvolge, tra l’altro, la viabilità, l’Università, la depurazione delle acque, dovrebbe coinvolgere anche lo sviluppo economico, ma tant’è. Abbiamo letto ed ascoltato alcune prese di posizione, isolate e scollegate, che vogliamo oggi vengano messe a fattor comune. Ci sono molte questioni sul tavolo, auspichiamo che ciascun soggetto che può fare ne porti avanti un pezzetto, secondo le proprie idee, ma in un clima di collaborazione e con il faro della trasparenza e dell’interesse pubblico.

Siamo qui – prosegue Nome Officina Politica – perché non è ammissibile che sino ad oggi l’incapacità politica, in questa sede, ad affrontare le questioni del Consorzio possa comportare un danno ai cittadini. Abbiamo dovuto “sopportare” le dichiarazioni di un Presidente del Consorzio asserire le strade sono di nostra proprietà, salvo poi scoprire che spetta al Comune sanzionare inadempienze del dell’appaltatore sulla viabilità attorno al cantiere. A questo proposito, mi si permetta un inciso: I soli comuni di Rieti e Cittaducale versano ogni anno nelle casse del Consorzio 270.000 euro per la gestione di 20 km di strade consortili, soldi dei cittadini. Somme che, non vanno a coprire anche le spese correnti del Consorzio – ( 100.000 Euro nel Consuntivo 2015).

Quindi: non solo i cittadini di Rieti e Cittaducale pagano tutta la gestione e manutenzione delle strade consortili, ma addirittura ben oltre. Come possiamo tollerare affermazioni quali <<le strade sono di nostra proprietà>> alla luce dei diversi milioni di euro versati dai cittadini di Rieti e Cittaducale nella casse del Consorzio! Siamo qui perché venga data una risposta chiara ad una domanda esplicita: perché i malati, con il pagamento del parcheggio, debbono finanziare opere di viabilità generale (strade, rotatorie) che sono a servizio di aree industriali e commerciali? Allora si metta una bella sbarra a pagamento su via di Fazio, non all’ingresso dell’ospedale.

Siamo qui – conclude Nome Officina Politica – ovviamente per consegnare una petizione ai soci del Consorzio. Per richiamarli tutti al proprio ruolo, in questa vicenda, visto che tutti appaiono quantomeno “distratti”. Vincenzo Regnini (CCIA) , Antonio Cicchetti (sindaco Comune di Rieti), Leonardo Ranalli (sindaco Comune di Cittaducale), Davide Basilicata (sindaco Comune di Fara Sabina), Mariano Calisse (sindaco Comune di Borgorose), Giuseppe Rinaldi (presidente della amministrazione provinciale), Riccardo Bianchi (presidente Federlazio), Alessandro Di Venanzio (presidente Unindustria Rieti). Vedo le sedie loro riservate in parte vuote, attendiamo. Cosa chiede questa petizione? Affronta semplicemente UNA delle questioni attorno a cui si è generato questo enorme pasticcio: 1000 cittadini affermano, in maniera chiara e netta, che il Consorzio, anziché guardare ai criteri di economicità ed qualità dell’opera affidata, ha perseguito la strada opposta, generando un macigno – di soli costi – delle dimensioni di oltre 6 milioni di Euro ad esclusivo carico dei malati, assolutamente sproporzionato rispetto ai benefici ottenuti in cambio.”