“Dopo l’ennesima manifestazione di protesta da parte del sindacato al fianco dei pendolari, Zingaretti ci ha mandato a dire che non è convinto di mandare i 4 locomotori alla stazione di Rieti perché sono nella versione diesel e inquinano più di quelli elettrici. Questa proprio non si può sentire. Questi treni viaggiano in altre tratte della regione e solo a Rieti inquinano?”. Alberto Paolucci della Uil Provinciale è un fiume in piena. E’ irritato. I ritardi infrastrutturali lo mandano su tutte le furie.
“Per anni Zingaretti e Trenitalia ci hanno raccontato che Rieti non poteva avere i nuovi treni perché la linea ferroviaria era vecchia e si dovevano ammodernare alcuni ponti e passaggi a livello. Ci sono voluti tre anni per realizzare le modifiche ed ora, dopo che la Regione ha consegnato nuovi treni in tutte le Province, ci dicono che a Rieti non arrivano per l’inquinamento dei locomotori che erano destinati al nostro territorio!
Mi sembra una barzelletta. Se fanno viaggiare delle Littorine vecchissime, sporche e puzzolenti, ora quattro locomotori inquinano? Non vogliamo più essere presi in giro. Non possiamo più accettare questa telenovela che costringe migliaia di lavoratori e studenti a viaggi della speranza tra Rieti e Roma. Perché, piuttosto, Zingaretti e Cotral non rivelano l’ennesimo esperimento ideato sulla nostra pelle e cioè che vogliono tagliare i bus da Roma delle 19,55 e delle 20,55 per metterli in coincidenza delle 20,25 quando parte l’unico treno diretto Roma-Rieti.
Tagli e doppioni nel contempo con quale scopo? Forse vogliono dimostrare che il treno non lo prende nessuno e boicottare l’iniziativa dell’on. Pastorelli e della Uil di potenziare i convogli diretti Rieti-Terni-Orte-Tiburtina?” così commenta Alberto Paolucci.