“Il Capolinea del Cotral di Rieti adiacente la Stazione Ferroviaria rischia di diventare “terra di nessuno”. Cancelli che restano aperti anche quando il servizio finisce, dopo l’ultima corsa. Via i dipendenti dell’azienda di trasporti, è caos. Come scende la notte si trasforma nel luogo di ritrovo di decine di persone. Bottiglie di birra in mano, parlano, urlano, litigano. Sabato sera è finita a botte. L’area non può diventare un ghetto”. Così Alberto Paolucci, segretario provinciale della Uil.
“E’ incredibile che il Capolinea del Cotral, al termine del’ultima corsa, resti aperto – osserva Alberto Paolucci, segretario provinciale della Uil – La notte qui succede di tutto. L’altra settimana un uomo ubriaco ha prima rotto il vetro d’ingresso della sala d’aspetto e poi si è messo a bivaccare. La mattina alle 4 lo hanno ritrovato i dipendenti, buttato da una parte. Ma si può continuare così? I lavoratori del Cotral hanno paura e i passeggeri cercano di evitare a zona come scende la notte”.
In effetti, la cosa più strana è che l’area resti completamente aperta 24 ore.
“Bisogna ripristinare i cancelli e soprattutto occorre una video-sorveglianza degna di questo nome – aggiunge Paolucci – il sindaco di Rieti Petrangeli e il vice prefetto Grieco sono le massime autorità cittadine per la sicurezza e il decoro pubblico e chiedo loro di organizzare un tavolo straordinario sul problema. La rissa dell’altra notte dentro il capolinea-Cotral poteva finire in tragedia. Non si può lasciare un’area pubblica di questo tipo in balìa del pericolo e delle violenze. E mi preoccupa anche la ghettizzazione della zona”.
I Cittadini di Rieti chiedono e attendono più sicurezza.