Paolucci: Terminillo, sviluppo senza se e senza ma

In questi giorni gran parlare si è fatto, e si continua a fare, in merito al finanziamento accordato al Consorzio ‘Smile’ per il rilancio del Terminillo e del suo comprensorio.
Discussioni che hanno diviso tra favorevoli e contrari che hanno avanzato posizioni e tesi in parte anche condivisibili, tuttavia un solo obiettivo dovrebbe muovere tutti i soggetti che, a diverso titolo, sono coinvolti: Rieti e l’intero territorio che incide intorno alla montagna non possono permettersi di perdere questo ingente finanziamento, né tanto meno di ritardare ulteriormente l’avvio dei cantieri.
Bene, quindi, confrontarsi e riflettere sulle possibili ricadute future degli interventi, che siamo i primi a dire debbono rispettare le norme e l’ambiente, ma non siamo favorevoli a nessun atteggiamento estremistico. Trincerarsi dietro un sì o un no non è stata mai una buona prassi e non può esserlo se in ballo c’è letteralmente il futuro di un territorio. Parlare di un investimento di 26milioni di euro e recriminare che questo genererà ‘solo’ 17 posti di lavoro vuol dire essere miopi e non fermarsi a riflettere sulle potenzialità di un comprensorio rilanciato.
Far si che il Terminilo torni ad essere la ‘Montagna di Roma’, ma oggi ancor, dopo l’apertura della galleria, anche di Terni, Spoleto, e Perugia, vuol dire generare un indotto consistente, anche derivante da nuovi capitali privati, e un consistente numero di posti di lavoro. Lasciamo da parte le sterili polemiche, torniamo ad incontrarci per studiare le strategie migliori.
La Uil di Rieti è certa che solo attraverso la collaborazione possa realizzarsi e funzionare un progetto ambizioso, ma ormai alla portata”.