Paolucci della UIL: “I Reatini avranno la speranza dei Treni Bimodali?”

“Partiamo dai dati. Il Lazio è la seconda regione italiana per numero di pendolari. Sono più di mezzo milione infatti i cittadini che quotidianamente utilizzano il trasporto su rotaia per recarsi a lavoro o per andare a scuola. Nello specifico sono 540mila, pari al 19 per cento del totale su scala nazionale, e viaggia su 1526 convogli. Al primo posto c’è una tratta a noi vicina, la Fl1, la Fiumicino Fara Sabina che viene utilizzata da 75mila viaggiatori. Poi c’è la Roma Viterbo frequentata da 70mila pendolari. I numeri, estrapolati dal dossier di Legambiente “Pendolaria”, testimoniano che il trasporto pubblico è una scelta gradita ai cittadini. Ma è chiaro che deve esserci un offerta”. Lo dice in una nota Alberto Paolucci, segretario generale della Uil Rieti.
“Offerta che a Rieti è praticamente inesistente – spiega il segretario – nonostante da anni ci battiamo con l’obiettivo di dotare la città di collegamenti con la Capitale efficaci ed efficienti. Ancora oggi per raggiungere Roma o per tornare da Roma a Rieti i cittadini optano in misura quasi prevalente per le corse del Cotral. Esistono collegamenti anche via Terni ma sono ancora scarsamente sviluppati”.
“Da tempo la Uil chiede l’acquisto di treni bimodali – ricorda Paolucci – necessari per ridurre i tempi di percorrenza da Rieti a Roma passando per Terni. Dopo tante insistenze, il presidente della Regione Lazio Zingaretti ha accolto la nostra richiesta e deciso che si può procedere a questo tipo di investimento, ma ancora non ci sono ricadute positive per i reatini. C’è poi il progetto di una ferrovia tutta nuova da Rieti arrivi a Fara Sabina, progetto che ricade nelle strategie del governo per far ripartire il territorio dopo gli eventi sismici che hanno messo in ginocchio l’intera nostra provincia. Ma qui siamo ancora in alto mare”.
“I dati di Legambiente – conclude Paolucci – dimostrano che i cittadini gradiscono il trasporto pubblico, quando però esiste. Bisogna quindi investire in questo settore strategico. Con scelte decise e oculate si potrebbe ottenere più di un risultato: si diminuirebbero i tempi di percorrenza per gli spostamenti quotidiani, si decongestionerebbe la via Salaria e si ridurrebbero gli incidenti. E il tutto andrebbe a vantaggio della salute dei cittadini e dell’ambiente. La Uil e i Reatini aspettano i fatti.”