Palmerini Cisal Rieti: Lavoro o sfruttamento?

Marco Palmerini

“Lavoro o sfruttamento? Questa è la domanda che dobbiamo porci in questo momento storico in cui la difficoltà di trovare un lavoro o il forte timore di perderlo, hanno prodotto un “mercato del lavoro” con poche o addirittura senza tutele”. Lo afferma in una nota il Segretario della Cisal di Rieti, Marco Palmerini.
“Anche nel nostro territorio, continua Palmerini, la crisi occupazionale insieme alle regole insane del lavoro, sono in moti casi la causa del dilagare di un lavoro povero, instabile e senza tutele. Povero, perché la competizione tra imprese conseguente al libero mercato, causa inevitabili tagli degli stipendi. Imprenditori sempre più spregiudicati limano le retribuzioni, contravvenendo alla contrattazione collettiva, al solo fine di restare competitivi. Instabile, perché gli ultimi governi a chiacchiere hanno incentivato il lavoro a tempo indeterminato, ma di fatto si preferiscono ancora assunzioni con contratti atipici, compreso un eccessivo ricorso alla somministrazione del lavoro. Senza tutele, perché il lavoratore nel timore di perdere il posto, accetta scadenti condizioni di lavoro, in termini di qualità e sicurezza.
Sembrerà strano ai più, dichiara il Sindacalista della Cisal, ma anche nel nostro territorio sono centinaia i lavoratori che assunti con contratto di lavoro part time, di fatto lavorano anche oltre cinquanta ore settimanali, tanti i lavoratori costretti a rinunciare al riposo settimanale che in molti casi non viene neanche pagato, sempre di più i lavoratori che non possono godere di tutte le ferie maturate, per non parlare di turni massacranti e carichi di lavoro eccessivi. In questo quadro avvilente il lavoratore ha paura di rivendicare i propri diritti per il timore di essere licenziato, quasi sempre non si rivolgono neanche al sindacato o quando lo fanno è perché il rapporto di lavoro è cessato o sta per cessare.
Alla domanda lavoro o sfruttamento, prosegue Palmerini, bisogna rispondere con nuove e adeguate norme per contrastare i troppi datori scorretti e spregiudicati che danneggiano anche i tanti imprenditori onesti. E’ necessario ridurre il numero dei contratti nazionali, omogeneizzando le retribuzioni e le norme a parità di categoria e mansioni. Anche la pubblica amministrazione deve fare la sua parte nell’ambito del sistema degli appalti, è necessaria una continua verifica da parte delle stazioni appaltanti della corretta applicazione delle norme legislative e contrattuali nei confronti dei soggetti affidatari.
Le logiche della spendin review hanno indotto lo stato a tagliare i fondi destinati agli organi preposti al controllo del lavoro, conclude il Sindacalista della Cisal, contrariamente è necessario intensificare le ispezioni sui luoghi di lavoro in termini di sicurezza e rispetto delle norme contrattuali. Contestualmente è necessario un nuovo approccio ispettivo, si pensa ad esempio a un sistema di intervista ai lavoratori, mirato a percepire se realmente quanto dichiarato corrisponde al vero o esistano informazioni omesse per il timore di ripercussioni. Insomma, un quadro non incoraggiante nel quale anche il Sindacato deve fare la sua parte, con nuovi e moderni strumenti di tutela che devono passare anche attraverso l’informazione e la formazione dei lavoratori. La conoscenza degli strumenti di tutela oltre a ristabilire i giusti rapporti contrattuali, può aiutare a combattere i troppi infortuni che quotidianamente coinvolgono decine di maestranze.”