Nobili Sap: il taglio di Prefettura e Questura diminuisce la sicurezza

Anche sulla città di Rieti si abbatterà la mannaia del governo Renzi che, sotto le mentite spoglie di una “riorganizzazione del Ministero dell’Interno”, ha previsto il taglio di 23 uffici territoriali del Governo tra cui la nostra Prefettura e conseguentemente il depotenziamento della Questura che saranno accorpate a Viterbo.
A fronte di questo progetto, fortemente criticato già in sede di presentazione da parte di questa organizzazione sindacale nella riunione tenutasi nei giorno scorsi presso il dipartimento della P.S., ci sarà solamente una timida “rivisitazione” delle direzioni centrali. Ancora una volta si vanno ad intaccare i già tartassati presidi territoriali della sicurezza e non l’elefantiaca macchina burocratica centrale.
Nulla di definito per quanto concerne i nuovi modelli di sicurezza che verranno posti in essere in questa città e nelle restanti 22 province interessate nè ci convincono le timide rassicurazioni avute che non vi saranno tagli organici sul personale operante in questa provincia, quello che siamo certi è che vi saranno senz’altro ricadute sulla sicurezza dei cittadini, ancora una volta sarà un’occasione persa per una riforma seria e concreta del sistema sicurezza.
La nostra proposta è quella di provvedere all’unificazione del dipartimento della Pubblica Sicurezza con il dipartimento dei Vigili del Fuoco, soccorso pubblico e difesa civile, con i quali vi sono evidenti attinenze di competenza e responsabilità che comporterebbero, tra l’altro, maggiore efficacia ed importanti risparmi di spesa.
Non siamo inoltre d’accordo sul fatto che nei decreti attuativi di riforma della Pubblica Amministrazione sia stato previsto l’accorpamento del Corpo Forestale dello Stato con altra Forza di Polizia non prevedendo nel regolamento la possibilità che le funzioni svolte dal C.F.S. siano contemplate tra le prerogative del dipartimento della P.S. diminuendo così la possibilità di un reale accorpamento con la Polizia di Stato.
Noi proponiamo di rivedere in tal senso il regolamento in modo che la Forestale non segua un percorso di militarizzazione, ma trovi la naturale collocazione in una amministrazione civile che delle specializzazioni ne ha fatto sempre lustro e vanto.
Massimo Nobili, segretario provinciale S.A.P.