MARTEDÌ 23 OTTOBRE I VIGILI DEL FUOCO IN PIAZZA CONTRO I TAGLI ALLA SICUREZZA

Vigili del fuoco di Rieti

“L’assenza di risposte del governo in materia pensionistica e di assunzioni, i continui tagli alla sicurezza, il peggiore trattamento riservato ai vigili del fuoco rispetto agli altri corpi dello Stato e le misure contenute nella nuova legge di stabilità ci costringono, ancora una volta, a mobilitarci“. E’ quanto afferma Andrea Faraglia Segretario Provinciale del Conapo sindacato autonomo vigili del fuoco.

"Il 23 ottobre, – prosegue Faraglia – con una delegazione di vigili del fuoco del Comando di Rieti saremo in piazza a Roma davanti alla Presidenza della Regione e davanti a Palazzo Chigi, in una protesta congiunta a livello nazionale con le maggiori organizzazioni e rappresentanze dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico”.

“Siamo esasperati e stanchi del trattamento che riceviamo dai governi – prosegue Faraglia – in materia di tagli e restrizioni che guarda caso ci penalizzano di più rispetto a gli altri corpi dello Stato, solo per citare alcuni numeri, a livello locale, attualmente il Comando di Rieti conta una carenza di organico in pianta stabile vicino al 20%, inoltre basti  pensare  che su scala nazionale le retribuzioni sono mediamente di 3/400 euro mensili inferiori rispetto agli altri corpi dello Stato preposti alla sicurezza e accediamo alla pensione ben 5 anni dopo gli appartenenti alle  forze  di  polizia  e  forze  armate. Tutto questo è inaccettabili, per chi come noi è al servizio dello Stato, quotidianamente rischiando la vita con le retribuzioni più basse oltre a nessun riconoscimento pensionistico”.

“Ci dispiace – dichiara Antonio Brizzi, segretario generale del CONAPO che ha presieduto un’assemblea con tutto il personale del Comando VVF di Rieti  – che il ministro Fornero porti avanti una riforma delle pensioni con tanta superficialità nei confronti dei vigili del fuoco, (facendoci lavorare fino a 65 anni a discapito della sicurezza e dell’incolumità della popolazione) poichè negare la parità di trattamento tra i corpi dello Stato è una incoerenza anche rispetto alle parole del presidente del Consiglio Monti, il quale, sin dal suo insediamento, ha sempre parlato di equità”.

“E’ vergognoso –  conclude Brizzi –  che nessuno del governo risolva il problema dello sperpero di denaro pubblico, circa 100 milioni di euro all’ anno, per retribuire il precariato nei vigili del fuoco». Con questa somma, dice il Leader sindacale, «si potrebbero finanziare circa 3.000 assunzioni». «Anche le mozioni approvate al Senato da tutti i partiti sullo sblocco delle assunzioni sono state disattese. Così rischiamo di avere 4.000 vigili del fuoco in  meno  tra  4  anni.  La motivazione è sempre quella: mancano i soldi. Poi invece ogni giorno apprendiamo di nuovi scandali e ruberie dei nostri politici che si mangiano anche ciò che non è commestibile. È una vergogna che deve cessare subito”.