Legge di Bilancio 2018, Rinaldi: per le Province segnale chiaro di inversione di rotta

Si è in pratica concluso l’iter di approvazione della Legge di Bilancio 2018 che, seppure non risolve appieno la situazione critica delle Province, presenta alcune misure di estrema importanza, sia per le risorse stanziate sia per il segnale chiaro di inversione di rotta.
Per la prima volta dopo tre anni le Amministrazioni provinciali italiane avranno la disponibilità di fondi pluriennali e potranno, sia pure con tutte le difficoltà del caso, ricominciare a programmare.
La legge di Bilancio 2018 restituisce alle Province l’autonomia finanziaria e quella organizzativa, riaffermando i principi contenuti nella Costituzione.
Per quanto riguarda la spesa corrente, in questa manovra vengono stanziati 317 milioni che, insieme a quelli già assegnati, permettono di raggiungere un totale di 717 milioni di euro per il 2018: una somma che si ripete pressoché uguale anche per gli anni a venire portando di fatto all’azzeramento dei tagli imposti dalla L.190/14, al netto della riduzione del 50% della spesa di personale.
Importanti sono le risorse per gli investimenti, che rappresentano una assoluta novità: fino ad oggi mai alle Province era stato assegnato un Fondo che finanzia programmi straordinari di manutenzione della rete viaria provinciale. La legge di bilancio stanzia per questo fondo 1 miliardo 620 milioni per un piano di investimenti complessivo della durata di 6 anni.
A queste risorse si aggiungono i finanziamenti per l’edilizia scolastica, frutto dell’accordo con Governo, Regioni e Comuni, che ha permesso di ottenere la riserva per le scuole superiori di almeno il 30% del totale a disposizione del fondo nazionale per il 2018 – 2020 (che ammonta a 1,4 miliardi circa).
Quanto al personale, si torna ad assicurare alle Province autonomia organizzativa: potremo colmare quei vuoti nella pianta organica che si sono creati negli ultimi tre anni e assumere personale tecnico e amministrativo indispensabile, sulla base di piani di riassetto organizzativo finalizzati a garantire l’esercizio delle funzioni fondamentali. Lo sblocco delle assunzioni è previsto per il personale a tempo indeterminato, in modo differenziato a seconda delle condizioni effettive di sostenibilità finanziaria degli enti.
I provvedimenti inclusi in questa Legge di Bilancio che riguardano le Province finalmente mostrano concretamente un’inversione di tendenza nell’atteggiamento del Governo nei nostri confronti – commenta il presidente della Provincia di Rieti e presidente dell’Upi Lazio, Giuseppe Rinaldi – Tramontata oramai l’ipotesi di soppressione di questi Enti, è evidente che vengano restituiti gli necessari alle Province per poter tornare a dare puntualmente ai cittadini le risposte che quotidianamente ci chiedono. Non tutti i problemi sono stati risolti ma possiamo ben dire di essere sulla strada giusta. Mi preme ringraziare innanzitutto l’Unione delle Province d’Italia per il grande lavoro svolto e il Parlamento che, grazie anche al prezioso lavoro dei parlamentari della nostra provincia, Fabio Melilli e Oreste Pastorelli, si è dimostrato attento alle nostre esigenze e quelle dei territori accogliendo le nostre richieste”.